Origine: Un figlio degli anni terribili. Vita di Aleksandr Blok, p. 25
“[Fëdor Dostoevskij] La sua stessa vedova o qualcuno in visita riuscì a fermare l'orologio dello scrittoio nello stesso istante della sua morte: le otto e trentotto della sera. L'orologio è ancora lì, centotrent'anni dopo, a segnare l'ora funesta. Lo seppellirono nel cimitero Tichvin, del monastero di Aleksandr Nevskij, alla periferia di San Pietroburgo. È un luogo ameno, e la tomba di Dostoevskij, circondata di alberi e fiori, con una bella statua che riflette fedelmente i suoi lineamenti austeri e il suo sguardo profondo e febbrile, confina con quelle di altri esponenti del genio creativo russo: Rimskij-Korsakov, Aleksandr Borodin, Modest Musorgskij, Il'ic Cajkovskij, Glinka.”
Argomenti
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scrittore, giornalista e politico peruviano 1936Citazioni simili
“L’orologio del cimitero è sempre un po’in anticipo”
http://guide.supereva.it/letteratura_sudamericana/interventi/2004/10/179924.shtml
“[Ultime parole dopo che l'orologio gli era scivolato dalla tasca] Il mio orologio!
Meine uhr!”
Origine: Citato in Roberto Bianchin, Un museo per Wagner http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/11/un-museo-per-wagner.html, la Repubblica, 11 febbraio 1995.
Origine: Citato in Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, traduzione di Nadia Cicognini e Paola Cotta, Mondadori, Milano, 1994.