“[su Mina] Non legge la musica e, comunque, non ne ha bisogno: ha un tale orecchio, una musicalità innata, un dono proprio di natura e poi ha un modo tutto particolare di valorizzare il testo di una canzone. Perché Mina si esprime molto in un brano e si fa interprete non solo del punto di vista musicale ma anche di una parola specifica, quella lì, messa lì con delle note. Lo posso dire perché, nell'interpretare i miei pezzi, da Parole parole a Non gioco più che sono tra le canzoni che ha interpretato con maggiore emozione, mi ha sempre stupito come riuscisse a intuire esattamente quello che volevo […]. Accadeva sempre così: io componevo la canzone, gliela facevo sentire e poi lei "se la metteva addosso", la faceva diventare sua, sempre con risultati grandi.”
citato in Dora Giannetti, Divina Mina, Zelig Editore, Milano, 1998
Argomenti
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direttore d'orchestra, arrangiatore e compositore italiano 1924–2013Citazioni simili

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citato in Romy Padovano, Mina. I mille volti di una voce, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1998

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