“[…] il principe Cuza, nel messaggio a Vittorio Emanuele II, in occasione dell'unificazione italiana, sintetizzava la viva coscienza del suo popolo: «Essendo i Romeni di stirpe italiana, più d'ogni altra nazione si rallegrano di questo fatto. Da un'Italia forte e potente, gl'Italiani dei Carpazi e del Danubio possono sperare appoggio…». La sincerità dei rapporti politici italo-romeni è documentata dall'effettivo contributo dato dal re d'Italia e da Cavour, insieme a Napoleone III, per la realizzazione dell'unione politica romena sin dal 1858 e dal fatto che il governo dei Principati danubiani inviava ufficialmente giovani alle scuole italiane. Così nel 1860 furono mandati un gruppo di studenti all'Università di Torino e una missione militare di ufficiali partecipò, sotto Garibaldi, all'assedio di Gaeta e i cui membri vennero citati all'ordine del giorno dal generale Cialdini. Nel 1861, altri numerosi Rumeni della Transivania, c'informa Isopescu, combatterono sotto la bandiera garibaldina.”

—  Petru Iroaie

Origine: Il mito di Garibaldi in Romania, p. 5

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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