“Il romanzo inscrive il centro essenziale della sua totalità entro lo spazio compreso fra il suo inizio e la sua fine, e con ciò innalza l'individuo all'altezza infinita di colui che mediante la propria vita e il proprio esperire deve creare un intero mondo e, creatolo, mantenerlo in equilibrio: all'altezza cui mai l'individuo epico può giungere, neppure quello dantesco, il quale deve il suo significato e il suo valore non già alla sua pura individualità, bensì alla «grazia» che gli è stata largita. In forza di quella sua avulsione e di quel suo distacco l'individuo è però ridotto a mero strumento, e la sua posizione centrale ed egemone trova la propria giustificazione nell'essere egli atto ad evidenziare una determinata problematica del mondo.”
Teoria del romanzo
Argomenti
centro-destra , centro-sinistra , mondo , libri , vita , altezza , atto , centrale , centro , distacco , egemonia , equilibrio , equilibro , essere , fine , forza , giustificazione , grazia , individuo , infinito , inizio , posizione , ridotto , romanzo , significato , spazio , strumento , valor , valore , intero , totalità , proprio , problematica , individualità , essenzialeGyörgy Lukács 9
filosofo e critico letterario ungherese 1885–1971Citazioni simili

Origine: Citato in Mohandas K. Gandhi Scritti, 1921-1947 http://www.panarchy.org/gandhi/scritti.html, panarchy.org.

“Si deve essere superiori all'umanità per forza, per altezza d'animo – per disprezzo…”
Prefazione; 2008

Origine: Il concetto della scuola del lavoro, p. 12