“Voi che del Sol violate i sacri augelli, | Esperii, or voi quello che il grande Apollo | Vi canta, e di mia bocca io reco, udite: | Voi, benché ignari, ai lungamente cerchi | Liti d'Ofiri, aura seconda addusse; | Ma soggettar le nuove terre, e questi | A lunga libertà popoli avvezzi, | E cittadi fondarvi, e culto nuovo, | Potrete sol, dopo di terra e mare | Stenti infiniti, ed aspre guerre, e molti | Corpi sepolti nell'estrania terra.”
vv. 173-183
La sifilide; ossia del morbo gallico
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“Vedi l'erbette, i fiori e li arbuscelli
che qui la terra sol da sé produce.”
The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

“La libertà, sublime | Pianta che sol dov'è cultura alligna!”
canto II, vv. 184-185
Lucifero