“Come dice Boezio, nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all'apparire dell'autunno; e che senso avrebbe dire dell'abate Abbone che ebbe l'occhio severo e le guance pallide quando ormai lui e coloro che lo attorniavano sono polvere e della polvere il loro corpo ha ormai il grigiore mortifero (solo l'animo, lo voglia Iddio, risplendendo di una luce che non si spegnerà mai più)?”
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Umberto Eco
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libro
Il nome della rosa
Prologo
Il nome della rosa
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Alexandr Alexandrovič Blok
(1880–1921) poeta russo
Origine: La fidanzata di lillà. Lettere a Ljuba, p. 111