“L'ultima lettera (italiana) di Mozart è un esempio quasi terribile dello stile quando sia integralmente divenuto natura. Si ricorderà la grande frase centrale, il reiterato lamento sulla morte vicina, avviluppata nel manto nero dello sconosciuto del Requiem. E: «… La vita era pur sì bella…», egli prorompe. Si provi, di queste sei piccole parole, a rimuoverne una. Ecco la formula feriale: la vita era bella; o la nostalgica: la vita era pur bella; o la candida: la vita era sì bella. Ma «La vita era pur sì bella…». Questo solo è il pugnale che trafigge: uscito dal fodero in virtù di due monosillabi, disposti secondo un ordine semplice e imperscrutabile.”
da Gli imperdonabili, pp. 83-84
Argomenti
due-giorni , parola-chiave , frase , morte , vita , bella , centrale , disposta , esempio , fodero , formula , grande , italiano , lamento , lettera , manto , monosillabo , natura , nero , nostalgico , ordine , parola , piccolo , pugnale , requiem , secondo , semplice , stile , ultimo , uscita , vicino , sconosciuto , virtùCristina Campo 59
scrittrice, poetessa e traduttrice italiana 1923–1977Citazioni simili

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