Origine: Da Ode a Napoli; citato in Vincenzo Pepe, La baia di Napoli in alcuni campioni di poesia… http://www.lacropoli.it/articolo.php?nid=312, lacropoli.it.
“Questa era la città del tempo controtempo […] noi siamo figli di un grande sonno pomeridiano, un immenso sonno storico mentre tutto l'universo attorno a noi si muoveva e vegliava. […] Era la città dove il pigliamoci un caffè durava mezza giornata. […] Era la città del presente eterno: un napoletano non diceva 'domani andrò al mare', diceva invece 'domani vado al mare'. E Napoli, come la sedia rotta e molto rotta e poi smembrata, non esiste più. Il nome è vuoto, come quello di una persona cara che è morta, adagiata sul letto, pronta per essere chiusa in una bara e sepolta.”
da Fuoco su Napoli, cap. 20
Argomenti
cap. , domani , essere , eterno , fuoco , giornata , grande , letto , mare , mortaio , napoletana , nome , persona , pomeridiana , presente , sedia , sepolto , sonno , storico , tempo , vuoto , caffè , universo , bara , città , rottaRuggero Cappuccio 2
drammaturgo e regista teatrale italiano 1964Citazioni simili
“Domani torneremo a navigare l'immenso mare”
I, 7, 32
Cras ingens iterabimus aequor
Odi
“Roma oggi è una città molto grande, un tempo era una grande città.”
“Sul mare sei nato tu in una città del Sud | la lasciasti un giorno e poi non ci sei andato più.”
da La ballata del meridionale trapiantato, 10<sup>a</sup> composizione, p. 61
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno
da Il mio metodo: scritti e interviste, Marsilio, 1997
Origine: Storia e descrizione della città di Napoli, p. 70