Origine: citato in Sergej Aleksandrovic Esenin, Russia e altre poesie, Baldini Castoldi Dalai, 2007, p. 31
“[A proposito di Sergej Esenin] I suoi poemetti rivoluzionari a me sembrano piuttosto bellissimi inni sacri, mi sembrano i capitoli di una "bibbia" eseniana di cui Sergej è il profeta. E poi la sua morte, costantemente considerata un suicidio e che, quasi certamente, suicidio non fu. […] La voce del suo canto continua a risuonare anche oggi, nella sua sturggente bellezza.”
Origine: Dall'introduzione a Sergej A. Esenin, Poesie e poemetti, a cura di Eridiano Bazzarelli, BUR, 2000.
Citazioni simili
citato in Watala 1980, p. 346
Origine: Il tormento del talento, p. 80
“Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.”
da Pensieri, XXIII; citato in Dizionario delle citazioni
Origine: Citato in Elvira Watala, Wiktor Woroszylski, Vita di Sergej Esenin, traduzione dal polacco di Vera Petrella, Vallecchi Editore Firenze, 1980.