Questa frasi in attesa di revisione.

“La pace non esiste più e nessuno la vuole, la deterrenza nemmeno, la sicurezza è una battuta. Neppure le superpotenze sono al sicuro non più capaci di 'spaventare'. La guerra sta diventando terrorismo. Dirlo è crudele e triste, per far cessare una guerra oggi deve gridare l'atomica, un solo strike. Oggi la diplomazia è nelle mani esclusive degli ordigni nucleari. Più distruggi più pacifichi (ma solo per un pò). Sono diventato di colpo guerrafondaio? No, mai! Gli uomini sono diventati ancora più stupidi e la stupidità costa!”

Ultimo aggiornamento 02 Giugno 2025. Storia

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“Sapete, io dico che siamo un popolo pacifico, ma abbiamo sofferto di tante guerre da quando siamo diventati uno stato durante il periodo di Angkor. Sin d'allora, abbiamo avuto guerra, guerra, guerra.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

You know, I say that we are a gentle people, but we've had so many wars since becoming a state during the Angkor period. Since that time, we've had war, war, war.
Citazioni tratte dalle interviste

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“Mai si è parlato tanto di pace quanto oggi, e mai il mondo è stato un cantiere di guerra come oggi. Se non si dà gloria a Dio, come viene la pace?”

Dolindo Ruotolo (1882–1970) presbitero italiano

Origine: Commento ai quattro Vangeli, Vangelo di Luca, p. 1019

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“Al giorno d'oggi solo i delinquenti sono ancora capaci di far del male al prossimo senza filosofia.”

Robert Musil (1880–1942) scrittore e drammaturgo austriaco

2013

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“Ma chi è che semina le guerre? Se tra uno o tra dieci anni una nuova guerra mondiale scoppierà, dove troveremo il responsabile? Nell'ultima guerra la identificazione parve facile: bastò il gesto di due folli che avevano in mano le leve dell'ordigno infernale, per decretare il sacrificio dei popoli innocenti. Ma oggi quelle dittature sono cadute: oggi le sorti della guerra e della pace sono rimesse al popolo. Questo vuol dire, infatti, democrazia: rendere ogni cittadino, anche il più umile, corresponsabile della guerra e della pace del mondo: toglier di mano queste fatali leve ai dittatori paranoici che mandano gli umili a morire, e lasciare agli umili, a coloro ai quali nelle guerre era riservato finora l'ufficio di morire, la scelta tra la morte e la vita.
Ma ecco, si vede con terrore che, anche cadute le dittature, nuove guerre si preparano, nuove armi si affilano, nuovi schieramenti si formano. Chi è il responsabile di questi preparativi? Si dice che gli uomini, che oggi sono al potere, sono stati scelti dal voto degli elettori: si deve dunque concludere che le anonime folle degli elettori sono anch'esse per le nuove carneficine?
Questa è oggi la terribile verità. La salvezza è solo nelle nostre mani; ma ognuno di noi, se la nuova guerra verrà, sarà colpevole per non averla impedita. […]
Se domani la guerra verrà, ciascuno di noi l'avrà preparata. Non potremo nascondere la nostra innocenza dietro l'ombra dei dittatori: quando c'è la libertà, tutti sono responsabili, nessuno è innocente.”

Piero Calamandrei (1889–1956) politico italiano

Citazioni tratte da articoli de Il Ponte, Dicembre 1946

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“La pace corrompe non meno | di quanto la guerra distrugge.”

Sanesi XI, 784-5
Paradiso perduto
Variante: Ora vedo
Che la pace corrompe non meno di quanto la guerra distrugga.

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“Il football professionistico è come una guerra nucleare. Non ci sono vincitori, ma solo sopravvissuti.”

Frank Gifford (1930–2015) giocatore di football americano statunitense

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 67. ISBN 88-8598-826-2

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