“In realtà non c'è nessun membro dello yoga che possa veramente servire da mezzo per raggiungere la condizione anuttara «quella che non ha nulla che la trascenda». Il mezzo (upāya) a essa è in realtà un non-mezzo (anupāya), dal momento che esso non prevede né pratiche rituali né soppressione delle funzioni mentali. È un battello pensato per un vento leggero, senza espirazione né inspirazione, che così trasporta il sé al di là dell'oceano della dualità, sebbene la mente sia immersa nel frattempo nel fluido del mondo oggettivo. […] Gli impulsi dei sensi possono sciogliersi soltanto grazie a uno specialissimo tipo di distacco, un distacco praticato in elegante souplesse. Al contrario, se uno pretende di soggiogarli, essi finiscono per diventare ingovernabili.”

106-112
Mālinīvijayavārttika
Origine: Citato in André Padoux 2011, p. XVIII; traduzione di Raffaele Torella.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“In realtà, non esiste né la verità né l'errore, né il sì né il no, né una qualsivoglia distinzione, dal momento che tutto – anche due cose fra loro opposte – è Uno.”

Zhuangzi (-369–-286 a.C.) filosofo

citato in Jean Campbell Cooper, Yin e Yang. L'armonia taoista degli opposti, traduzione di Giorgio Milanetti, Ubaldini Editore, Roma, 1982
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“È incredibile come si possa essere tanto felici per così tanti anni, in mezzo a tante baruffe, a tante seccature, cazzo, senza sapere in realtà se è amore o se non lo è.”

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possa essere tanto felici per tanti anni, in mezzo a tante baruffe, a
tante seccature, cazzo, senza sapere in realtà se quello è amore o
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“Le forme della vita gli servivano come mezzo, non c'era accordo né coincidenza tra lui e le cose.”

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Origine: Il supplente, p. 13

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