Frasi di Angelo Fiore

Angelo Fiore
Data di nascita: 1908
Data di morte: 1986
Angelo Fiore è stato uno scrittore italiano.
Lavorò come impiegato statale a Palermo. Dopo il 1943, prestò servizio come interprete per l'Esercito Americano in Sicilia e di seguito come insegnante di Inglese negli istituti tecnici. Esordì nel 1963 con una raccolta di racconti dal titolo Un caso di coscienza per Lerici, tenuta a battesimo da Romano Bilenchi e Mario Luzi. Con Vallecchi uscirono, poi, i romanzi Il supplente , Il lavoratore , L'incarico e Domanda di prestito . Il suo ultimo romanzo, L'erede del Beato, fu pubblicato da Rusconi nel 1981 con una nota critica di Geno Pampaloni.
Poco prima della morte, avvenuta nel 1986 all'età di 78 anni, gli venne attribuito a Palermo il Premio Internazionale Mediterraneo.
Benché appoggiato e stimato da eminenti studiosi e critici, non riuscì a farsi notare dal grande pubblico, anche per il suo stile complesso e per il proprio carattere schivo e poco accomodante.
Frasi Angelo Fiore
„Non credevo di essermi manifestato fino a questo punto.“
Origine: Il supplente, p. 64
„A causa della solitudine, abbiamo perduto il senso delle proporzioni.“
Origine: Il lavoratore, p. 81
„Venera la carne, sorella Brigida: è la stoffa di Dio.“
Origine: Il supplente, p. 216
„L'azione scioglie e annienta il residuo di male che è in noi.“
Origine: Il supplente, p. 31
„Anche gli uomini di buon senso non sfuggono al paradosso, a questa avidità perennemente delusa.“
Origine: Il supplente, p. 23