“Un ombelico celebre
Sembra tuttavia che i «Tòrtlein» vantino un'origine mitica. Se si presta fede al poeta Giusepe Cerri, Venere, Marte e Bacco scesero sulla terra per dare manforte ai modenesi in guerra. I tre sostarono e pernottarono in una locanda di Castelfranco Bolognese, e la mattina seguente Venere scampanellò per chiamare la serviente. Accorse invece l'oste premuroso che poté ammirare la dea dell'amore senza alcun velo. Tornato in cucina, volle fissare il meraviglioso ricordo ma, non sapendo maneggiare la penna per tracciare uno schizzo, cercò di imprimere in un pezzo di pasta ciò che nella splendida visione lo aveva turbato di più. E, dice il poeta:
Quell'oste, ch'era guercio e bolognese,
imitando di Venere il bellico,
l'arte di fare il tortellino apprese.”

Origine: Il boccafina ovvero il gastronomo avveduto, Parte Prima, p. 20-21

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
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Riccardo Morbelli 23
scrittore, paroliere e umorista italiano 1907–1966

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“Senza Cerere e Bacco, Venere è gelata.”

Publio Terenzio Afro (-185–-159 a.C.) commediografo berbero di lingua latina

IV, 6, 731

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“[Su Venere] Al camminare apparve veramente dea.”

Publio Virgilio Marone (-70–-19 a.C.) poeta romano

I, 405

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“Lascia che le guerre le facciano gli altri, tu, felice Austria, va' a nozze, ché Venere ti dona quei regni che gli altri conquistano per la mano di Marte.”

Mattia Corvino (1443–1490) sovrano ungherese

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 330
Bella gerant alii! tu, felix Austria, nube! | Nam quae Mars alijs, dat tibi regna Venus!
La citazione è attribuita anche a Federico III d'Asburgo. Tóth Béla nel suo volume Szájrul szaira (Budapest, 1895, p. 22) sostiene che l'attribuzione a Corvino non ha alcun fondamento.
Attribuite

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“Egle: Di ciò che vive | Il diletto sia fine, e tra i diletti | Quel di Venere e Bacco il maggior sia.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

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“Io ho solo il vizio del bacco! Gli altri due, per carità, tabacco e venere!? Neanche a parlarne! [Replica maliziosa della collega] Per venere poi lo posso garantire io, amici telespettatori! (Da Prima che sia Troppo Tardi”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

San Marino RTV – del 5 gennaio 1996). http://www.youtube.com/watch?v=lQBstP5rrjw
Prima che sia troppo tardi – San Marino RTV –

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“Egle: E in cielo | Venere ama Vulcan quantunque tale, | Ed ella la Dea sia d'ogni bellezza.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

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