“Il mondo andava ancora pel suo verso, mentre non c'era più speranza per lui, roso dal baco al pari di una mela fradicia che deve cascare dal ramo, senza forza di muovere un passo sulla sua terra, senza voglia di mandar giù un uovo. Allora, disperato di dover morire, si mise a bastonare anatre e tacchini, a strappar gemme e sementi. Avrebbe voluto distruggere d'un colpo tutto quel ben di Dio che aveva accumulato a poco a poco. Voleva che la sua roba se ne andasse con lui, disperata come lui. Mastro Nardo e il garzone dovettero portarlo di nuovo in paese, più morto che vivo.”
IV, 4
Mastro-don Gesualdo
Argomenti
disperato , garzone , mastro , tacchino , anatra , ramo , uovo , roba , colpo , passo , morto , dovere , speranza , paese , nuovo , terra-terra , forza , verso , voglia , alloro , terra , ancora , dio , mondo , mela , poco , pari , baco , voluta , vivoGiovanni Verga 78
scrittore italiano 1840–1922Citazioni simili

da L'essenza della vita. Il risveglio della consapevolezza nel cammino spirituale, La parola, Roma, 2007
Origine: Lettere a un guaritore non ferito, p. 43
“Cinismo: nella mela più bella cercare anzitutto il baco.”
Senza fonte

da Morirò di cancro alla colonna vertebrale; 1993
Non vorrei crepare

“La Fede è speranza. L’uomo che abbandona questa speranza non è un uomo, è un disperato.”
libro Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo

“Le mie lacrime sono gl'ultimi avanzi disperati delle mie speranze.”
898; p. 106
Il teatro della politica