„Il Guaritore: "Non sono gli altri a infliggerle il suo male. Si è creato da solo la sua sofferenza. Non spetta agli altri appagare le sue aspettative, esaudire i suoi desideri. Non è colpa degli altri se non assomigliano all'idea irreale che ha costruita. Non si ottiene sempre ciò che si vuole o intensamente si desidera. Alterare la realtà e combattere per modificarla è un'insensatezza lesivamente grandiosa e ribelle, è una farneticazione senza profitto, una temerarietà destinata a essere frustrata. La dipendenza emotiva ci mette alla mercè di forze esterne che non possiamo controllare. Appoggi i desideri sulle sue gambe e li faccia camminare da soli."“
— Isabella Vincentini
Lettere a un guaritore non ferito, p. 18