“[Su Georg Trakl] La sua maniera di parlare, quasi di monologare, corrispondeva pienamente alla strana solitudine monastica, a quella barriera di impenetrabilità di cui spietatamente si circondava ovunque si trovasse, anche in compagnia di molte persone; perciò la sua voce non sembrava rivolgersi al vicino, ma veniva come da lungi; il suo accento aveva qualcosa di minaccioso. Talvolta la sua parola si levava simile ad uno scongiuro contro l'avvicinarsi di un destino crudele. Comunque… avvertii fin dal primo istante la statura di quell'uomo chiuso in se stesso, che sembrava a tratti staccato dalla vita e pur tuttavia vòlto verso di essa in dolorosa commozione.”

Origine: Da Die Erscheinung Georg Trakls, in Erinnerung an Georg Trakl, a cura di L. von Ficker, Salisburgo 1949, p. 98 sgg; citato in Georg Trakl, Opere poetiche, introduzione, testo e versione di Ida Porena, Edizioni dell'Ateneo, Roma, 1963, p. XXVI.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“[Su Georg Trakl] Erano assai lontani gli occhi suoi. | Da ragazzo era già stato in cielo. || Perciò le sue parole sgorgavano | su nuvole azzurre e su bianche.”

Else Lasker-Schüler (1869–1945) poetessa tedesca

Origine: Citato in Georg Trakl, Poesie, introduzione, traduzione e note di Ervino Pocar, Rizzoli, Milano, 1974, p. 161.

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“Una mala lingua ne produce talvolta molte e molte compagne.”

Francesco Albergati Capacelli (1728–1804) scrittore, politico e commediografo italiano

da II Ciarlatore Maldicente, atto I, scena I

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“La poesia, essendo una manifestazione della lingua, e perciò per sua essenza dialogica, può essere un messaggio nella bottiglia, lanciato nella fiducia, certo non sorretta da ferma speranza, che la corrente la spinga comunque in qualche luogo, ad una terra; terra del cuore forse. Le poesie si dirigono verso qualcosa. Che cosa? Qualcosa di aperto, occupabile, il tu a cui si può parlare, forse una realtà a cui si può rivolgersi.”

Paul Celan (1920–1970) poeta rumeno

dal discorso pronunciato per il conferimento del Premio di Letteratura di Brema
Origine: Citato in Poesia tedesca contemporanea, a cura di Giacomo Cacciapaglia, Newton Compton Editori, Roma, 1980, p. 69.
Origine: Con diversa traduzione a pp. 35-36 de La verità della poesia.

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“Mi figuro che perfino chi gli sia vicino, premuto, per così dire, contro lastre di vetro, avverte queste vedute e queste intenzioni come uno che ne sia escluso; infatti le esperienze di Trakl si svolgono come in visioni riflesse ed empiono tutto il suo spazio che è inaccessibile. (Chi sarà stato mai?).”

Rainer Maria Rilke (1875–1926) scrittore, poeta e drammaturgo austriaco

da una lettera di Rilke a Ludwig von Ficker, mecenate di Trakl, 1915
Origine: Citato in Georg Trakl Poesie, introduzione, traduzione e note di Ervino Pocar, Rizzoli, Milano, 1974, p. 154.

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“I libri erano qualcosa di speciale, qualcosa di davvero speciale. Leggevo molte pagine ad alta voce e mi piaceva il suono delle parole, il loro linguaggio.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

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“Appartengo ad una generazione perduta, e mi ritrovo soltanto quando assisto in compagnia alla solitudine dei miei simili.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

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