“[In risposta a Serse, che si mostra incredulo per il discorso precedente] Anche gli Spartani quando combattono singolarmente a nessuno al mondo sono inferiori; uniti, poi, sono i più valorosi di tutti gli uomini. Poiché, se è vero che sono liberi, non sono poi liberi del tutto: domina su di loro un padrone, la legge, di cui hanno timoroso rispetto molto più ancora che i tuoi sudditi non l'abbiamo per te e fanno tutto quello che essa comanda ed essa sempre la stessa cosa comanda: di non fuggire dal campo di battaglia qualunque sia la caterva di nemici e, rimanendo saldi al proprio posto, vincere o morire.”
VII, 105
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“In un popolo libero hanno più potenza i comandi delle leggi che non quelli degli uomini.”
II, 1; 2006
In libero populo imperia legum potentiora sunt quam hominum.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

“Nessuno è libero se non è padrone di se stesso.”
Origine: Frammenti, XXXV
Origine: Brum Brum, p. 324