“Hume descrive come un «mostro immaginario» un individuo «originariamente costituito in modo da non avere sorta alcuna di interesse per i suoi simili, anzi da considerare la felicità e la miseria di tutti gli esseri sensibili con maggiore indifferenza perfino di quanto considera due sfumature contigue dello stesso colore». Limitare la nostra sollecitudine a quegli esseri sensibili che appartengono alla nostra stessa specie significa essere almeno in parte dei mostri, ma questi mostri, purtroppo, non sono semplicemente immaginari.”
Origine: La nostra posizione nel mondo animale, p. 79
Argomenti
mostro , immaginario , essere , sollecitudine , sfumatura , stesso , indifferenza , sorta , misero , miseria , individuo , specie , simile , felicità , interesse , maggiore , color , colore , avere , parte , modo , due-giorni , limitareAnnette Baier 6
filosofa neozelandese 1929–2012Citazioni simili

prefazione; 2004, p. 32
Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza
Variante: Infatti sembra che, se sono obbligato a non fare alcun male al mio simile, non è tanto perché esso è un essere ragionevole quanto perché è un essere sensibile — qualità che, essendo comune all'uomo e alla bestia, deve dare a questa almeno il diritto di non essere maltrattata inutilmente da quello. (prefazione; 2004, p. 32)

Origine: Da The Establishment of Ethical First Principles, 1879; citato in Matthieu Ricard, Sei un animale!, traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 106. ISBN 978-88-200-6028-2

da Il cadavere del lago, Newton Compton Editori, 2019