“Alcune persone non sono capaci di mangiare un animale che erano abituati a vedere ogni giorno, altri non estendono il loro scrupolo oltre il loro pollame e rifiutano di mangiare i polli che essi stessi hanno allevato, tuttavia costoro mangiano di buon animo e senza alcun rimorso carne di bue o di montone e polli comperati al mercato. In tale comportamento mi sembra che si manifesti una coscienza di colpevolezza, come se costoro si sforzassero di salvare se stessi dall'imputazione di un crimine di cui in qualche modo si sentono partecipi, allontanandone, per quanto possono, la causa; e in ciò io vedo dei forti residui della primitiva pietà e innocenza che il tirannico potere dell'abitudine e lo strapotere del lusso non sono ancora riusciti a debellare completamente.”

2012, p. 101
La favola delle api

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Un fanciullo amava molto il pollo e aveva gran paura dei lupi. Una sera, mentre dormiva sul suo letto, fece un sogno: egli era solo nella foresta e cercava funghi. A un tratto, un lupo balzò da una macchia e si gettò su di lui. Spaventato, il fanciullo si mise a gridare: «Aiuto! Aiuto! Mi vuol mangiare!».Il lupo gli disse: «Aspetta a gridare: io non ti mangerò, voglio soltanto discutere con te».
E il lupo si mise a parlare come fosse un uomo.
Disse: «Tu hai paura che io ti mangi. Ma tu? Non ti piacciono forse i polli?».
«Sì!».
«Eppure li mangi, perché? Essi sono vivi come te, i piccoli polli. Va a vedere la mattina, come li pigliano, come il cuoco li porta in cucina e taglia loro il collo, e ascolta la loro madre gridare perché le hanno tolto i suoi piccini. Non hai mai osservato tutto questo?».
«No», rispose il fanciullo.
«No, davvero? Ebbene, guarda meglio! Del resto, per ora, sono io che ti mangerò. A modo tuo, tu non sei altro che un piccolo pollo: è deciso, ti mangerò».
Il lupo si gettò sul fanciullo che gridò spaventato: «Ahi! Ahi! Ahi!».
E si svegliò.
Da quel giorno, egli smise di mangiar carne: fosse di bue, di montone o di pollo.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

Origine: Favola registrata da Tolstoj il 19 luglio 1908 con un fonografo inviatogli in dono da Thomas Edison nello stesso anno, e pubblicata nel 1909 sulla rivista Il faro. Traduzione di Gianfranco Giorgi; citato in Perché sono vegetariano, pp. 16-17.

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“Non mi aspetto che tutti rinuncino a mangiare carne, penso non sia realistico, ma sarebbe importante far capire alla gente che la carne non è qualcosa che devono mangiare per stare in salute, ogni giorno, come fanno adesso.”

Bill Maher (1956) comico, conduttore televisivo, autore televisivo, opinionista, scrittore e attore statunitense

Origine: Dall'intervista nel documentario di Gertjan Zwanikken, Meat the Truth - Carne, la verità sconosciuta, Nicolaas G. Pierson Foundation, 2007.

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“Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi. Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso.”

Marguerite Yourcenar (1903–1987) scrittrice francese

Origine: Citato in Umberto Veronesi, Dell'amore e del dolore delle donne, Einaudi, Torino, 2010, pp. 123-124. ISBN 978-88-06-20133-3

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