“O fiorenti beltà siciliane, | lunghesse le radure | gaie ridenti come le campane | su le romite alture; | o turgidi papaveri carnosi, | fra l'oro del fromento | sbocciati come steli desiosi | e rosseggianti al vento; | amate, poi che tutto si rinnova | ne la feconda luce; | amate: è maggio ne la veste nova | che la vita conduce.”
Canzon di Maggio, Ars Nova, settembre 1905, Catania
Origine: Citato in http://francescopaolofrontini.blogspot.it/2014/09/opere-di-gesualdo-manzella-frontini.html.
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Origine: Gli amori di Psiche e Cupido, pp. 83-85

“Lui ti parla di fiori sbocciati | sulle spine di un tempo. | Crudeli verità | spazzate dal vento.”
da Un giorno perfetto, n. 11
Dove sei tu