“Strana terra, la Russia. Per mezze giornate il treno procedeva su un terreno ondulante, fra campi di girasole che si estendevano fin dove l'occhio riusciva a distinguere qualcosa. Linee sterminate; non si vedeva una casa, un albero, un uomo. S'intravedeva poi all'improvviso in una conca un agglomerato di casupole che scompariva tosto, seguito dalla vastità di altra terra rinsecchita. Per ore, per giorni. Isolato e sperduto, ogni tanto l'occhio trovava qualche punto d'appoggio in solitarie ruote a pala, simili a quelle dei mulini a vento. Immobili anch'esse, protendevano le scarne braccia verso la terra e il cielo come a chiedere pietà per quel loro abbandono.”
Tempo terzo, Capitolo XIII, p. 135
Centomila gavette di ghiaccio
Argomenti
terra-terra , terra , occhio , agglomerato , casupola , conca , sterminato , mulino , treno , immobile , isolato , appoggio , solitario , abbandono , terzo , capitolo , giornata , bracco , terreno , albero , seguito , braccio , vento , strano , simile , cielo , punto , verso , giorno , tempo , tre-giorni , due-giorni , uomo , casa , girasole , tanto , pala , pietàGiulio Bedeschi 3
scrittore e medico italiano 1915–1990Citazioni simili

Paesaggi e pittori siciliani dell'Ottocento, Villa Zito, Palermo, 9 ottobre 2014 - 9 gennaio 2015)

“In terra di ciechi chi vi ha un occhio è signore.”
The Mandrake (1524)

da Promoting Democracy: 14 Points for the 21st Century., discorso del 2006 alla Princeton University