Viaggio attraverso la Sicilia e la Magna Grecia
“Tra le cappelle fuori di Sciraz trovasi il sepolcro del saggio vegliardo, di nome Saadi. Fu il più abile poeta in lingua persiana fra tutti quelli del tempo suo, e spesso anche si segnalò componendo nella lingua araba. E vi è un bell'eremitaggio ch'egli stesso erasi fabbricato in quel luogo e dentro vi è un bel giardino. L'eremitaggio è in vicinanza della sorgente del fiume maggiore noto col nome di Rukn-abad. Il vegliardo vi aveva fatto certi piccoli bacini di marmo per lavarvi i panni. Esce la gente dalla città per visitar l'eremitaggio, e mangia dei cibi che vi sono apprestati, e lava i panni nel fiume e poi se ne va. Così feci io ancora. Che Iddio gli abbia misericordia.”
Origine: Da Voyages d'Ibn Batoutah, testo arabo accompagnato dalla traduzione di G. Defrémery e B. R. Sanguinetti, t. II, p. 87, Parigi, 1854; citato da Italo Pizzi nell'introduzione a Saadi, Il roseto, Carabba, Lanciano, 1917, vol I, p. IV.
Argomenti
vegliardo , fiume , lingua , nome , bacino , persiano , fabbricato , marmo , lava , vicinanza , sepolcro , segnale , misericordia , sorgente , cappello , giardino , saggio , poeta , luogo , maggiore , piccolo , gente , ancora , tempo , fatto , stesso , noto , cittàIbn Battuta 2
esploratore e viaggiatore berbero 1304–1377Citazioni simili

“Quel poeta che non saprà che la lingua volgare non sarà che un poeta volgare.”
Pensieri diversi
Origine: Da A tour through Sicily and Malte, Londra, 1773; citato in Rina La Mesa, Viaggiatori stranieri in Sicilia, Cappelli, 1961.
da una lettera a Jean-Jacques Barthélemy, novembre 1786

da Voyage en Sardaigne, Turin-Paris, 1839

“Questo santo vegliardo non ha ancora sentito dire nella sua foresta che: Dio è morto.”
Prologo, 3, Montinari 1972