“I romantici veneravano Dante, Shakespeare e Michelangelo, che insegnavano loro il sublime; i neoclassici Omero, la scultura antica e Raffaello, che li educavano alla possente calma e alla nobile semplicità; i moderni cercano i loro classici nei primi fumetti e nelle prime fotografie. Si potrebbe dissertare a lungo sulle ragioni ultime di queste preferenze, ma forse basterà dire che quelle espressioni sono le più congeniali all'esistenzialismo, all'intensità istantanea e fuggitiva. Oggi non si costruisce più coll'illusione d'una durata secolare; come gli etruschi di D. H. Lawrence ci si soddisfa dell'effimero, e dovremmo in questo trovare (come loro?) la felicità; la troviamo?”

—  Mario Praz

Origine: Da Classici d'oggi, Il Tempo, 23 gennaio 1974.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Mario Praz 106
critico d'arte, critico letterario e saggista italiano 1896–1982

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“[Il francobollo] sta alla moneta, come la pittura alla scultura: la moneta è fra i segni espressivi del valore il classico ed il francobollo il romantico […]”

Vittorio Imbriani (1840–1886) scrittore italiano

da Francobolli, medaglie, monete..., A proposito d'un libro «Essais de philosophie hégélienne» par A. Vera, p. 180
Passeggiate romane

“Dante rivive intero nell'opera sua. Perciò la Divina Commedia è molto più che lIliade. Omero è assente dall'opera sua, non è che un nome, un'ombra vana; e la Commedia è invece la grande, l'immortale voce di Dante: os magna sonaturum.
Chi ha messo alla pari Dante e Shakespeare, ha discorso da esteta; ma ha mostrato di non comprendere la ragione complessa dell'eccellenza di Dante uomo-poeta, a cui s'inchinano, con così stupendo consenso, tutte le nazioni colte del mondo, gareggiando nel tributargli onore i vinti e i vincitori di ieri, i potenti di oggi e quelli di domani, dal Belgio e dalla Francia alla Germania, dall'Inghilterra al Giappone e agli Stati Uniti.
Dante è esso medesimo un'affascinante opera d'arte, e la Commedia non è che la sua espressione vocale. Egli è, come con l'usata felicità disse il De Sanctis, nello stesso tempo l'Omero e l'Achille del suo mondo poetico. Nessuno dei personaggi del gran dramma oltramondano riesce a interessarci a sé così lungamente come la persona del poeta, attore e narratore insieme. (da Dante”

Michele Scherillo (1860–1930) docente e politico italiano

Commemorazione secentenaria), Emporium, Vol. LIII, n.º 315, marzo 1921, p. 128 https://archive.org/stream/emporium5354berguoft#page/n153/mode/2up
Origine: Gli stessi concetti, a volte con frasi uguali o simili, erano già apparsi in Michele Scherillo, Le origini e lo svolgimento della letteratura italiana. Vol. I, Ulrico Hoepli, Milano, 1919, pp. 80 sgg. https://archive.org/stream/leoriginielosvol01sche#page/80/mode/2up

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“Asimmetrico, anarchico, monumentale e anche profondamente realistico, Antelami ha fondato la scultura moderna, definendo una lingua pienamente italiana, intimamente classica.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Artisti, p. 47
Da opere, Davanti all'immagine

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“In fondo la fotografia è un modo più sbrigativo per fare una scultura.”

Robert Mapplethorpe (1946–1989) fotografo statunitense

citato in Corriere della sera, 25 aprile 2007

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“Senza la resistenza del Papato e la sua riscossa, forse dell'Europa moderna sarebbe accaduto – e ancor potrebbe accadere – quel che avvenne del mondo antico sotto l'irruzione della barbarie.”

Igino Giordani (1894–1980) scrittore, giornalista e politico italiano

Origine: Le encicliche sociali dei papi, p. XXVIII

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