“*Allora ti ebbi cara non solo come il volgo l'amante, | ma come il padre ha cari i figli e i generi. | Ora ti conosco; perciò anche se brucio più forte | per me tuttavia hai meno valore e peso. | Com'è possibile? Chiedi. Perché, se ami, un torto così | ti fa amare di più ma voler bene meno.”
1992, p. 153
Carmi
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“*E allor t'amai, non come il volgo suole | l'amica, ma qual padre ama la prole. | Or ti conobbi, o Lesbia; e se ancor ardo, | pur son meno di te lieve e codardo. | Come mai? Chiedi. Ahi, se la stima muore, | le stesse infedeltà crescon l'amore!”
Dilexit tum te non tantum ut uulgus amicam, | sed pater ut gnatos diligit et generos. | Nunc te cognoui: quare etsi impensius uror, | multo mi tamen es uilior et leuior. | Qui potis est? inquis. Quod amantem iniuria talis | cogit amare magis, sed bene velle minus.
LXXII; vv. 3-8
Carmi
Variante: E allor t'amai, non come il volgo suole | l'amica, ma qual padre ama la prole. | Or ti conobbi, o Lesbia; e se ancor ardo, | pur son meno di te lieve e codardo. | Come mai? Chiedi. Ahi, se la stima muore, | le stesse infedeltà crescon l'amore!

“Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.”
Taccuino di un vecchio sporcaccione

“Sta bene aver peso e misura in tutte le cose… meno che nell'Amore di Dio.”