“Gli strumenti toccati nella confusa tensione di pensieri. Arrivavano inconsapevoli del danno. Lastricando sensibile provare. Mi abbandonavo regalandomi, vittimi dalla facile resistenza. Cadevo Precipitando come Alice gli inferi mi accoglievano non sorpresi.”
VI, 126-129 Facilis descensus Averno: noctes atque dies patet atri ianua Ditis; sed revocare gradum superasque evadere ad auras, hoc opus, hic labor est. Eneide