“A vedere gli sforzi che Seneca fa per prepararsi alla morte, a vederlo sudare dallo sforzo per corroborarsi e star forte e dibattersi per tanto tempo su quella pertica, avrei scemato la reputazione di lui se non l'avesse conservata morendo veramente da forte. Il suo agitarsi così ardente, così frequente, mostra che era ardente e impetuoso lui stesso. […] E in ogni modo mostra che era incalzato dal suo avversario. Lo stile di Plutarco, di quanto è più sdegnoso e più sostenuto, è, secondo me, di altrettanto più virile e persuasivo: crederei facilmente che la sua anima avesse gli impulsi più sicuri e più regolati. L'uno, più vivace, ci stimola e ci sveglia di soprassalto, tocca più lo spirito. L'altro, più calmo, ci istruisce, ci fortifica e conforta costantemente, tocca più l'intelletto. Quello là rapisce la nostra mente, questo la conquista.”
XII; 2008, p. 1106
Saggi, Libro III
Argomenti
sforzo , mostro , forte , pertica , reputazione , sudario , calmo , impulso , conforto , stimolo , intelletto , star , conquista , avversario , stile , mente , spirito , morte , secondo , modo , tempo , stesso , sveglia , anima , tanto , regolata , altroMichel De Montaigne 92
filosofo, scrittore e politico francese 1533–1592Citazioni simili

Origine: Citato in La legge della Juve è uguale per tutti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/10/legge_della_Juve_uguale_per_co_0_9704103398.shtml, Corriere della Sera, 10 aprile 1997.
Parte prima, cap. 15, p. 79
Manuale di storia della filosofia

da Sogna ragazzo sogna, n. 1
Sogna ragazzo sogna