“Il tugurio è lugúbre, la campagna è profonda. | Il tugurio è una tetra macchia meditabonda; | come una grande affranta la campagna sospira. | Bacian le nebbie il prato, le nebbie il prato attira | voluttuoso. È l'ora che si acquetan gli ardenti | uragani dell'anima, e che i chiusi lamenti, | le rivolte, le seti sconfinate, i blasfemi | superbi e rimbalzanti fino ai cerchi supremi | paion volgere in mite preghiera. È l'ora strana | in cui si fa di intenso cobalto la lontana | montagna e di vïola finissimo; e fra i torvi | tronchi, e nei rami brulli, abitati dai corvi, | splende, fornace enorme, tempesta incandescente | d'oro, d'ambra e di sangue, l'autunnale ponente. | E quell'orgia di brace, la campagna profonda, | il tugurio, funerea macchia meditabonda, | e dei tronchi e dei rami le buie forme nude | si specchian capofitte nella plumbea palude. | Beinette, 14 novembre 1882.”
Note morenti, in Il decadentismo, pp. 103-104
Argomenti
tugurio , campagna , prato , tronco , nebbia , macchia , profondo , ponente , brace , fornace , lugubre , palude , uragano , morente , abitato , sospiro , superbo , lamento , superbia , tempesta , rivolta , montagna , preghiera , oro , novembre , strano , sangue , grande , ora , anima , cobalto , lontanoGiovanni Camerana 12
poeta, critico d'arte e magistrato italiano 1845–1905Citazioni simili
“Il sonno ha talvolta nel volgere di un'ora le immensità della vita più intensa.”
Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 38

“La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.”
I, 4, 13-14

da Non è ancora finita, n. 11
Lorenzo 1999 – Capo Horn