“(Lo cunto de li cunti) è il primo e il più grande di tutti i racconti della nostra tradizione in dialetto napoletano; non solo perché ne è il fondamento, ma perché ne segna anche il punto più alto. Infatti non è una raccolta di fiabe anonime come ce ne sono tante (per esempio quelle siciliane del Pitré), ma di racconti fiabeschi e fantastici di un unico autore dotato di genio e versatilità straordinari. Il dialetto in cui è scritto il Pentamerone oggi non è più parlato, e risulta difficile anche alla lettura. È il dialetto napoletano del Seicento, il dialetto della plebe tumultuosa di quel tempo. Ho cercato di spiegare a modo mio le ragioni per cui il cambiamento è avvenuto, e come la «lingua tosta», cioè dura e senza la musicale dolcezza che vi fu aggiunta dopo, fu a poco a poco trasformata nella «lingua molle», il dialetto parlato oggi a Napoli, non più terribile e certo meno tosto, da una borghesia spaventata dagli eccessi della plebe, dalle stragi e dagli orrori che posero fine alla rivoluzione del 1799.”

Origine: Napolitan graffiti, p. 29

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“I dialetti sono eterni. Gesù parlava in dialetto. Dante scriveva in dialetto. Il Padreterno, in cielo, parla in dialetto.”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

citato in Renato de Falco, Del parlar napoletano http://www.tecalibri.info/D/DEFALCO-R_parlar.htm#p002, p. 13, Colonnese, Napoli, 2007 [1997]. ISBN 978-88-87501-77-3

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“Dopo tre anni di crisi, in cui non riuscivo più a comporre, ho scritto Come hai fatto, che era nata però napoletana, Ma cumm' ha fatto. Soltanto che mi hanno costretto a trascriverla in italiano, ma è il dialetto la vera lingua di noi.”

Domenico Modugno (1928–1994) cantautore, chitarrista e attore italiano

da un'intervista a Maura Nuccetelli e Tommaso Di Francesco, 23 ottobre 1979, riportata ne La grande evasione – Storia del festival di Sanremo di Gianni Borgna, 1980

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“Avendo fatto molti film insieme a Turi Ferro, siamo diventati molto amici e mi ha insegnato i sapori della Sicilia. Ho imparato la "parlata" catanese, che considero il vero dialetto. Vivendo con lui, ogni volta, per me era una scoperta all'insegna di questa straordinaria terra. Aveva ragione Brancati, il quale diceva "per essere siciliani bisogna essere diversi."”

Giancarlo Giannini (1942) attore italiano

Essendo poi io del nord, ho vissuto in maniera particolarmente intensa tutto questo.
Origine: Citato in Giancarlo Giannini: "Grazie a Turi Ferro amo la Sicilia" http://catania.livesicilia.it/2014/01/12/giancarlo-giannini-grazie-a-turi-ferro-amo-la-sicilia_276415/, Live Sicilia.it, 12 gennaio 2014.

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“Il valore straordinario di Palermo sta nell'incrocio di strade e tradizioni, nell'incrocio di civiltà. Palermo è la città della complessità anche nel racconto esterno.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Citato in Anno accademico, Renzi:”C’è un Matteo che mi toglie il sonno” http://www.siciliainformazioni.com/redazione/444507/444507, Siciliainformazioni. com, 22 ottobre 2016.

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“Sono uno dei pochi che conoscono il dialetto. A parte qualche anziano tassista, chi lo parla più il dialetto, a Milano?”

Guido Rossi (1931–2017) giurista e avvocato italiano

Origine: Dall'intervista di Roberto Rho, Guido Rossi: "La mia Milano mai stata così vitale, non capisco perché Pisapia lasci ora" http://www.repubblica.it/cronaca/2015/05/10/news/guido_rossi_la_mia_milano_mai_stata_cosi_vitale_non_capisco_perche_pisapia_lasci_ora_-113994124/, Repubblica.it, 10 maggio 2015.

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“Trovo infatti che la sintesi sia il massimo punto di arrivo per un autore, un traguardo bello e difficile.”

Bruno Bozzetto (1938) animatore, fumettista e regista italiano

Origine: Dall'intervista di Michelangelo Gregori, intervista a Bruno Bozzetto http://209.85.135.104/search?q=cache:qSjzJvp1xXoJ:www.michelangelogregori.com/INTERVISTE/Intervista%2520a%2520Bruno%2520Bozzetto.doc+intervista+bruno+bozzetto+michelangelo+gregori&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it&client=firefox-a.

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“Ce ne sono di due tipi. Una parte mi riguarda, racconta di me, di mie sensazioni ed eventi quotidiani. Le altre sono invece frutto di visioni oniriche, di momenti irreali, fantastici.”

Matthew Bellamy (1978) cantautore, pianista e chitarrista britannico

dall'intervista per Kataweb Musica http://www.kwmusica.kataweb.it/kwmusica/index.jsp

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