“Ove mi condurrete, mani brutali della Sorte? | e su quale tenero praticello | o su quale erba amara dal fiore velenoso | mi stenderete un giorno alla fine del viaggio? | Quale scopo raggiungerà la mia vita avventurosa: il fondo dei mari o la sponda? | Non importa! Imbarcatemi perché devo imbarcarmi! | Gettiamo un solo sguardo ai fuochi del mattino | di cui la gloria viene forse a schernirmi | nei rigori del mio destino! | Domani, è la tenebra spessa e il mistero; | domani, è alla partenza il doloroso carme | che può esprimere un'anima legata alla terra; | domani, è la vita stessa!”

da Esilio
Origine: Citato in Nuova poesia negra, versioni e introduzione di Maria Grazia Leopizzi, Guanda, Parma, 1961, p. 275.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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