“In Ernst Jünger il collezionista, il botanico e l'entomologo s'incontrano con il metafisico: ma mentre i primi sono, per così dire, immersi nella fredda luce diurna, godono di un'ottica smaltata e tersa, sovranamente estranei alla bassura e alle bufere dell'esistenza, il secondo sembra affiorare dai chiarori diafani di un acquario con il silenzio estatico di chi ha percorso le profondità dei processi vitali, seguendo gli avvolgimenti labirintici e le trame sottilmente ambigue di misteriosi orrori e di malvagi destini.”
da Guerrieri divini e lanzichenecchi del nulla, p. 199
Gli schiavi di Efesto
Argomenti
acquario , botanico , chiarore , bufera , collezionista , ottica , guerriero , malvagio , metafisico , estraneo , percorso , orrore , freddo , processo , destino , silenzio , divino , esistenza , luce , secondo , dire , profonditàFerruccio Masini 50
germanista, critico letterario e traduttore italiano 1928–1988Citazioni simili

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Origine: Da Pensamiento y poesía en la vida española, p. 54, in Luoghi della poesia, traduzione di Armando Savignano, Bompiani, Milano, 2014, p. 37 https://books.google.it/books?id=2cw7BQAAQBAJ&pg=PT37. ISBN 8858761960