“Il processo, detto del 7 aprile, divide non solo Padova, ma l'opinione pubblica italiana. A favore di Calogero si schiera il Pci padovano; contro, una gran parte dei socialisti e la nuova sinistra, che chiamano «teorema» il complesso delle accuse; una ricostruzione astratta, sostengono, per criminalizzare il movimento. L'opinione di Calogero non è condivisa dal giudice istruttore Giovanni Palombarini, il quale ridimensiona le accuse ponendo in risalto le differenze tra Autonomia e brigatisti. Il processo, che si conclude in Cassazione a circa dieci anni dai primi arresti, convalida solo in parte le tesi originarie. Viene in sostanza riconosciuta fondata quella secondo cui Negri e altri capi dell'Autonomia sarebbero stati i promotori di una trama eversiva, per l'appunto autonoma, prolungatasi senza interruzione dal '71 al '79.”

Origine: La notte della Repubblica, p. 246

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“Cosa successe il 7 aprile [1979]? Ci fu una grande retata disposta dall'allora sostituto Procuratore di Padova Pietro Calogero, magistrato, che fece arrestare i più importanti leader dell'Autonomia Operaia in tutta Italia, sostenendo che avevano un progetto comune strategico con le Brigate Rosse per cercare di sollecitare un'insurrezione, una rivolta, un fenomeno eversivo nei confronti dello Stato italiano, […] questo è il 7 aprile, Potere Operaio, Autonomia Operaia, Brigate Rosse, connivenze nelle università nei movimenti sindacali, nelle fabbriche, Toni Negri il più famoso tra gli arrestati di quell'operazione. […] Il 7 aprile questi signori di Autonomia Operaia ho detto Toni Negri ma c'erano anche Ibesci, Scalzone, Ferrari Bravo, Piperno, le associazioni sovversive, insurrezione armata contro lo Stato, alcuni vennero accusati di avere a che fare anche con il rapimento di Moro di qualche mese prima, si parlò di teorema Calogero che naturalmente ipotizzava che l'Autonomia fosse una specie di cervello che un'organizzazione molto più ampia, Autonomia Operaia Organizzata che poi si esplicitava in varie forme, […] Toni Negri è stato poi condannato in primo grado a 30 anni e in appello a 17, grazie a Pannella è stato eletto parlamentare così si è sottratto alla giustizia per 14 anni latitante in Francia e poi è rientrato in Italia e ha scontato un pezzettino della pena, Scalzone ha avuto una pena definitiva di 8 anni, altri hanno avuto pene minori, per alcuni le accuse sono cadute, per altri sono rimaste, come sempre nei processi, quindi non era affatto un teorema, era una cosa che poi è stata dimostrata con tanto di sentenze definitive.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Minority Gasparri, 20 dicembre 2010
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Origine: In realtà la Corte d'Assise d'Appello condannò Negri a 12 anni nel 1987.

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“Come alla caduta di altri regimi, occorre una nuova Resistenza, un nuovo riscatto e poi una vera, radicale, impietosa epurazione… Il processo è già cominciato e per buona parte dell'opinione pubblica già chiuso con una condanna.”

Marcello Pera (1943) filosofo e politico italiano

La Stampa, 19 luglio 1992
Origine: Citato in Gianni Barbacetto, Campioni d'Italia, Marco Tropea editore. Citato in Sono "giustizialista". Da quando Marcello Pera è diventato garantista http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2007/05/sono_giustizial.html, iltafano.typepad.com, 17 maggio 2007.

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“Per il futuro della sinistra italiana credo sia molto importante la lezione morale, di cultura, intellettuale di Alessandro Natta, un uomo che ha dato un contributo decisivo non solo alla storia del movimento operaio, del Pci, della sinistra italiana, ma lo ha anche dato nel segno di un pensiero illuminista, razionale, antidogmatico.”

Piero Fassino (1949) politico italiano

Origine: Citato in Attorno a Natta tutto il mondo politico http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,49/articleid,0387_01_2001_0142_0248_4019786/, La Stampa, 25 maggio 2001.

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“L'opinione pubblica non ha quasi mai opinioni.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

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“L'opinione pubblica è la prostituta fra le opinioni.”

Marie von Ebner-Eschenbach (1830–1916) scrittore

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“La mia riflessione autocritica sulle posizioni prese dal Pci, e da me condivise, nel 1956, e il suo pubblico riconoscimento da parte mia ad Antonio Giolitti "di aver avuto ragione" valgono anche come pieno e doloroso riconoscimento della validità dei giudizi e delle scelte di Pietro Nenni e di gran parte del Psi, in quel cruciale momento.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Napolitano: "Sui fatti d'Ungheria aveva ragione Pietro Nenni" http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/politica/presidente/napolitano-ungheria/napolitano-ungheria.html, la Repubblica, 29 agosto 2006 ; Fabrizio Roncone, L' autocritica di Napolitano: Ungheria, Nenni aveva ragione https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/agosto/30/autocritica_Napolitano_Ungheria_Nenni_aveva_co_9_060830125.shtml, Corriere della Sera, 30 agosto 2006.

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