Origine: Conoscersi fra ragazzi e ragazze, p. 164
“La centralità della nostra vita di donne è lo spirito della maternità. Ripartire da lì. La maternità. Questa maternità, però, va intesa in senso nuovo, ben al di là della mera capacità fisica di procreare. Si può infatti non aver generato ed essere colme di maternità, come si può essere madri biologiche ed esserne totalmente prive. Questa società così fredda, così necrofila, così impaurita, così cinica – e allo stesso tempo così travolta dalle sbornie del sentimentalismo – ha paura dello spirito femminile perché questo spirito, che è concreto, attivo, la spingerebbe in una direzione opposta. Tornare alla nostra vera natura vuol dire rimettere al centro dei nostri giorni una forza armata di dolcezza. Vuol dire collaborare, invece di competere, saper accogliere e accudire tutto ciò che è piccolo e bisognoso di protezione, tutto ciò che è fragile. Sapere che il grande sforzo – quello che giustamente assorbe ogni nostra energia – è quello della crescita, perché costantemente cambiare, costantemente crescere è il senso di ogni essere umano e di ogni nuova vita che viene al mondo.”
Argomenti
spirito , sapere , essere , senso , sentimentalismo , cinico , protezione , dolcezza , crescita , intesa , armato , vita , opposto , direzione , centro , freddo , sforzo , energia , fisico , centro-sinistra , centro-destra , paura , nuovo , donne , piccolo , forza , natura , societa' , giorno , tempo , stesso , tre-giorni , grande , due-giorni , mondo , bisognoso , capacità , sbornia , centralità , maternità , dire , tornareSusanna Tamaro 106
scrittrice italiana 1957Citazioni simili

“Può esistere una religione senza la maternità?”
La Madonna

Origine: Citato in Sergio Rame, Anche la Boldrini gela Vendola: "Ho riserve sull'utero in affitto" http://www.ilgiornale.it/news/politica/campo-sorella-vendola-famiglia-gi-pazza-tobia-1230627.html, il Giornale.it, 29 febbraio 2012.

“Il legame più potente che ci unisce alla donna è quello della maternità.”
Pensieri, La donna


“[…] la maternità è un carcere in cui vien chiusa la donna perché sia al riparo dalle tentazioni.”
Origine: La terza esistenza di Giuseppe Kerkhoven, p. 9