“[L'Asino ha spiegato a Poliziano che lo studio della lingua latina cade sempre più in declino perché considerato un anacronistico ostacolo al progresso. ] FR. GR. Davvero? la è ben ricotta ed invietita questa canzone.
CAS. Il ben pubblico… e chi il ritarda? la romana favella? Anzi, se l'Italia a ragion si gloria di bei trovati, codesto vanto non oltrepassa l'epoca del Volta e del Galvani; quando, cioè, non ancor cominciavano a dar piega queste arti sopraffine. Da indi in qua niuna memorabile invenzione fessi da noi nelle naturali discipline. Se nei fisici sperimenti v'ha di che superbire, devesi all'Anglia, a la Gallia, a la Germania; dove la filologia è in onoranza; dove tuttodì si dan fuora tante classiche edizioni; ove dotti peregrinanti imprendono faticosissimi viaggi oltre lo stremo di Libia; onde trarre dall'imo le greche e latine anticaglie: dove infine non v'ha frammento o parolinetta di scrittor vetusto, che ricerca non siesi, e con varî commenti chiarita.”

da Dialogo I, Sopra l'educazione dei fanciulli, pp. 14,16
L'Asino Pontaniano

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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