Frasi di Giuseppe Berto
Giuseppe Berto
Data di nascita: 27. Dicembre 1914
Data di morte: 1. Novembre 1978
Giuseppe Berto è stato uno scrittore italiano.
Lavori
Frasi Giuseppe Berto
„In realtà la vita come la vedo io è solo una porzione trascurabile di vita la parte più importante svolgendosi nell'inconscio dove si è accumulata nei primissimi anni di vita e forse anche prima della venuta al mondo, e dall'inconscio noi dobbiamo dunque ripescarla e portarla alla conoscenza affinché non ci possa più nuocere né spaventare, e mentre io come essere pensante e ragionevole mi lascio trascinare da alcune migliaia di millenni di cattive abitudini e faccio di tutto per costruirmi un'immagine melata e falsa del padre mio il mio inconscio sa benissimo che questo padre era un cane maledetto che tutti i giorni mi rubava la madre mentre io ero nel pieno della mia situazione edipica ossia per la madre morivo d'amore, onnipotente cane contro il quale io piccolo non avevo difesa all'infuori dell'odio, un odio smisurato come quello dei bambini che non hanno limiti nel voler bene e nel voler male sicché questo mio padre io l'ho ammazzato infinite volte con la mia volontà e il mio desiderio e in altre parole io nel mio inconscio sono infinite volte parricida.“
— Giuseppe Berto, libro Il male oscuro
Origine: Il male oscuro, p. 311
„E allora il compagno mi spiegò che non occorreva aspettar tanto dato che uno poteva arrangiarsi da solo facendo così e così e se volevo provare non avevo che da andare al gabinetto e chiudermi dentro, e naturalmente lo feci subito poiché c'era tutto quel groviglio torbido dell'Es che premeva per sopraffarmi e in verità ciò che provai nelle solitarie manovre fu un piacere tale da sconvolgere la mia fragile costruzione etica, uno partiva dalla parte più impura e peccaminosa del corpo e si innalzava davvero fino alle soglie del paradiso ma poi precipitava giù con la propria coscienza devastata dal peccato e dalla vergogna, come si sarebbe potuto più andare in chiesa e farsi vedere da Dio, benché Dio fosse lì a guardare anche nei gabinetti o la sera nel letto quando spegnevano la luce grande della camera e l'assistente si ritirava dietro la sua tenda nell'angolo, o in qualsiasi altro luogo dove uno commettesse peccato o ne parlasse o ne pensasse compiacendosene, sempre Dio onnipotente era lì a condannare e io non osavo più alzare gli occhi al tabernacolo sull'altare maggiore o anche solo al lumicino che indicava la presenza di Gesù nel Sacramento se prima almeno non mi ero confessato dei miei orrendi peccati, fortuna che c'era la confessione per mondarsi l'anima.“
— Giuseppe Berto, libro Il male oscuro
Origine: Il male oscuro, p. 325
„Io sono stato sempre favorevole alla scuola pubblica. La scuola privata è un anacronistico privilegio.“
— Giuseppe Berto, libro Anonimo veneziano
Origine: Anonimo veneziano, p. 20
„Quanti peccati Dio mio quanti peccati, non finirò mai ma gli altri perché non scontano, questo vorrei sapere perché non scontano gli altri, davvero vorrei sapere se io sono tra tutti gli uomini il più grande peccatore oppure se qualcosa non funziona proprio contro di me in questo deforme ingranaggio di giustizia, pur che ci sia giustizia e non caso e non caos, dove troviamo le ragioni metafisiche vorrei sapere, dove ci può essere un Dio giustizia così sbagliato poiché vi è bene chi più di me odia e calpesta e ha il cuore arido, ecco dunque che non sarebbe possibile un ingranaggio trascendentale neppure riferito al padre mio, gli dei hanno un'imperturbabilità remota insegnava Lucrezio.“
— Giuseppe Berto, libro Il male oscuro
Origine: Il male oscuro, pp. 234-235
„Ed è sbagliato vero, è sbagliato rubare e pure da parte tua è sbagliato, ma perché mi hai messo al mondo allora perché, per ingannarmi e farmi soffrire, io non volevo non volevo, cerco intorno senza trovare uno scopo per la mia vita e solo leggendo mi sembra di vivere.“
— Giuseppe Berto, libro Il male oscuro
Origine: Il male oscuro, p. 334
„Hemingway diceva che uno scrittore, se è abbastanza buono, deve misurarsi ogni giorno con l'eternità, o con l'assenza di eternità. Io non posso giurare d'essere uno scrittore abbastanza buono, però la fatica di misurarmi con l'eternità o, peggio, con l'assenza di eternità, la conosco anch'io.“
dalla prefazione a Anonimo veneziano
„Un figlio bambino ama in un modo capriccioso può piangere perché vuole stare sui ginocchi del padre o perché vuol mettersi nel letto grande tra il padre e la madre, e può ficcare le dita dentro la bocca o anche dentro gli occhi del padre.“
— Giuseppe Berto, libro Il male oscuro
Origine: Il male oscuro, p. 107
„Da quando Flaubert ha detto "Madame Bovary sono io" ognuno capisce che uno scrittore è, sempre, autobiografico. Tuttavia si può dire che lo è un po' meno quando scrive di sé, cioè quando si propone più scopertamente il tema dell'autobiografia, perché allora il narcisismo da una parte e il gusto del narrare dall'altra possono portarlo ad una addirittura maliziosa deformazione di fatti e di persone. L'autore di questo libro spera che gli sia perdonato il naturale narcisismo, e quanto al gusto del narrare confida che sarà apprezzato anche da coloro che per avventura potessero riconoscersi alla lontana quali personaggi del romanzo.“
— Giuseppe Berto, libro Il male oscuro
Giuseppe Berto, dall'introduzione
Il male oscuro, Citazioni sul libro
„E io dico con l'anima in tumulto perché non rendi poi quel che prometti allor, Dio santo non ho neanche quattordici anni e ho già una così grande voglia di morire, cosa faccio al mondo io cosa faccio, amo amo amo così miseramente e immensamente che non ho coraggio di fissare un oggetto per il mio amore.“
— Giuseppe Berto, libro Il male oscuro
Origine: Il male oscuro, p. 334
„La mia storia di scrittore comincia forse il 13 maggio 1943, quando cessò l'ultima resistenza delle truppe italiane in Tunisia. Fu così che, insieme agli altri prigionieri, mi portarono in America, in un campo di concentramento dell'ovest. Ricordo che un grosso temporale estivo ci aveva accompagnati durante l'ultima parte del nostro viaggio. Camminammo nel fango per ore, in una lunga colonna verso le luci allineate del campo. Intorno a noi camminavano le sentinelle, e una di esse ogni tanto gridava qualcosa in cui si capiva il nome di Mussolini. Uno vicino a me, che conosceva l'inglese tradusse: Mussolini è caduto. Quando i doppi cancelli del P. W. Camp di Hereford si chiusero alle nostre spalle, noi sapevamo che si chiudeva anche un'epoca, che molte cose in cui avevamo più o meno creduto non esistevano più. Ciò era triste, sotto molti aspetti, se non altro perché era il segno più evidente della nostra sconfitta. Ma da allora, ciascuno di noi poteva affrontare da solo, con le proprie forze, la responsabilità di di esistere.“
dall'intervista di Pasquale Festa Campanile, Giuseppe Berto: convertito all'umorismo, La Fiera Letteraria, 20 gennaio 1952
„Se ne andrà un giorno il figlio per conto suo completamente staccato dal padre com'è giusto senza preoccuparsi di amarlo o non amarlo mentre il padre avrà sempre bisogno di amarlo, e allora se io immaginavo mia figlia comportarsi verso di me come io mi ero comportato verso il padre non le vedevo colpa.“
— Giuseppe Berto, libro Il male oscuro
Origine: Il male oscuro, p. 107
„In me ci sono delle forti componenti romantiche: quando mi dicevano che sono un neorealista, io dicevo che sono un neoromantico. Il rapporto tra l'uomo e la donna di Anonimo Veneziano è ricavato dalle mie esperienze personali. Se poi io sono portato a vedere pateticamente le mie vicende, non è colpa mia ma della mia struttura caratteriale, che d'altra parte non vedo nessuna necessità di modificare. Non è certo un impulso intellettualistico di ritorno all'800 che mi muove, se mai la consapevolezza che l'autocompassione è un'efficace maniera di sbloccare sia pur temporaneamente la nevrosi.“
da Cronologia di "Anonimo Veneziano", in G. Berto, Anonimo Veneziano, BUR, Milano, 1984, pp. 16-17
„Mi indigna il suo strapotere, che io credo dannoso per l'Italia.“
da Giuseppe Berto scoprì il male che impedisce all'uomo di essere felice http://www.loccidentale.it/node/81663, l'Occidentale. it, 15 novembre 2009
„Ciò che stava suonando, non era solo dolore per la morte di un uomo, era disperata rassegnazione per la morte d'una città e forse di tutto ciò che è vissuto. In una desolazione tanto vasta e perfetta, non c'è posto per piccole storie personali.“
— Giuseppe Berto, libro Anonimo veneziano
Origine: Anonimo veneziano, p. 131
„Sia chiaro ch'io sono per l'ordine, e che ciò è inutile.“
dalla prefazione di La cosa buffa
„In questo paese, chi ha più soldi ha più ragione.“
— Giuseppe Berto, libro Anonimo veneziano
Origine: Anonimo veneziano, p. 65