“Aveva fissato un mondo, Trakl, rigido e di pochi oggetti, che poi si studiò a lungo di comporre e, direi, di chiarire. Così che il volume dei suoi versi somiglia a una raccolta di appunti e di esercizi, su temi fissi. Ma è anche, questa, la prima giustificazione della sua poesia.
Le cose più giovanili sono affidate a schemi meccanici ed è palese e più aspro il dissidio fra la chiamata evidente degli oggetti e quella faticosa risposta. Poi tutto il libro è un progressivo liberarsi, un adeguarsi della parola alle immagini prima così ingrate.”

Origine: Da Rainer Maria Rilke, Poesie, tradotte da Giaime Pintor, con due prose dai quaderni di Malte Laurids Brigge e versioni da H. Hesse e G. Trakl, Einaudi, Torino, 1984, p. 120, ISBN 8806002678

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Giaime Pintor 6
giornalista, scrittore e antifascista italiano 1919–1943

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“La poesia di Trakl è una fondazione del mondo; egli è uno di quei poeti che, come Hölderlin, sono chiamati a fondare una verità o a svelarne l'assenza, a rendere abitabile la terra o a mostrarne l'inabitabilità. Leggere Trakl significa interrogarsi sulle cose ultime, sulla possibilità stessa della poesia, sul senso estremo della vita.”

Claudio Magris (1939) scrittore italiano

Origine: Dalla prefazione a Georg Trakl, Le poesie, introduzione di Margherita Caput e Maria Carolina Foi, traduzione di Vera degli Alberti e Eduard Innerkofler, Garzanti, 1983, p. VIII.

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“Ci viene fatto di pensare – tutte le persone poco istruite lo pensano – che esista una realtà, un mondo esterno fatto di cose e di oggetti. […] Da Kant in poi si è capito che la struttura della mente umana impone le sue forme agli oggetti, non le subisce.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Origine: A tal proposito si ricorda la riduzione a forme geometriche operata da Cezanne alla fine del 1800 nella propria pittura.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 28

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“Più a lungo guardate un oggetto e più mondo ci vedrete dentro.”

Flannery O'Connor (1925–1964) scrittrice statunitense

Il volto incompiuto

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“Quel che l'oggetto forma dei nostri pensieri più caro, | O cui prima fu a lungo rivolta la nostra fatica, | O che più veemente destò de lo spirito l'acume, | Ci compare sovente nei sogni. S'illude il legale | Di difender processi e norme comporre di dritto; | Il capitano vede battaglie ed eserciti…”

4. 959 e sgg., traduzione di P. Perrella, Zanichelli, Bologna, 1965
Et quo quisque fere studio devinctus adhaeret, | Aut quibus in rebus multum sumus ante morati | Atque in ea reatione fuit contenta magis mens, | In somnis eadem plerumque videum obire; | Causidici causas agere et componere leges, | Induperatores pugnare ac proelia obire...
De rerum natura, Libro IV
Origine: Citato in Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, traduzione di Elvio Fachinelli e Herma Trettl, Bollati Boringhieri, 1994.

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“Io (e non lo dico senza il sostegno di altri) penso che oggetto di studio della retorica siano tutte le cose possano rientrare in un discorso.”

Originale: Ego (neque id sine auctoribus) materiam esse rhetorices iudico omnes res quaecumque ei ad dicendum subiectae erunt.
Origine: Institutio oratoria, II, 21, 4

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