“Due cose riempiono l'animo di ammirazione e di riverenza sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo se ne occupa: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me.”

libro Critica della ragion pratica

Ultimo aggiornamento 17 Luglio 2025. Storia
Immanuel Kant frase: “Due cose riempiono l'animo di ammirazione e di riverenza sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo se ne occupa: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me.”
Immanuel Kant photo
Immanuel Kant 63
filosofo tedesco 1724–1804

Citazioni simili

Immanuel Kant photo

“Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell'oscurità, o fossero nel trascendente, fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo, a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io invisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l'intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connes­sione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia importanza di natura animale che deve restituire nuovamente al pianeta (un semplice punto nell'universo) la materia della quale si formò, dopo essere stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall'animalità e anche dall'intero mondo sensibile, almeno per quanto si può inferire dalla determinazione conforme a fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all'infinito.”

dalla conclusione, ediz. 1966, pp. 201-202
Critica della ragion pratica

Massimo Piattelli Palmarini photo

“La famosa frase di Kant è: «Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me». Questa volta stellata, limpida, la si può forse pensare finalmente sgombra dal terrore di un dio tirannico e dalla facile consolazione di un dio paternalistico.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 30

Massimo Piattelli Palmarini photo

“Per questo io preferisco, senza reticenze e senza incertezze, il fascino discreto del cielo stellato sopra di me e della legge morale dentro di me. Il mio eroe è Immanuel Kant, nato, vissuto e morto a Königsberg. Né da vivo, né da morto gli si è mai potuto rimproverare niente. La vera liberazione la dobbiamo a lui.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 32

Rayden photo
Giuseppe Ungaretti photo

“Chiuso fra cose mortali || (Anche il cielo stellato finirà) || Perché bramo Dio?”

Giuseppe Ungaretti (1888–1970) poeta italiano

Dannazione, Mariano, 29 giugno 1916; p. 35

Sarah Waters photo
Gianna Beretta Molla photo
Federico De Roberto photo
Massimo Piattelli Palmarini photo

Argomenti correlati