“Nessuna società può essere felice se la sua maggior parte è povera e miserabile.”
La ricchezza delle nazioni
Adam Smith, talvolta italianizzato in Adamo Smith , è stato un filosofo ed economista scozzese, che, a seguito degli studi intrapresi nell'ambito della filosofia morale, gettò le basi dell'economia politica classica.
Adam Smith studiò le scienze economiche all'Università di Glasgow ed a Balliol College, Oxford. Viene considerato unanimemente il primo degli economisti classici, sebbene non sia facile individuare con precisione la fine del mercantilismo e l'inizio dell'età classica, poiché per un certo periodo ci fu una sovrapposizione tra le due correnti di pensiero.
Spesso Smith è stato definito il padre della scienza economica. In effetti, nonostante molti precursori dell'economia classica avessero prodotto singole tessere o parti dell'intero mosaico, nessuno di essi fu in grado di fornire in un'unica opera il quadro generale delle forze che determinassero la ricchezza delle nazioni, delle politiche economiche più appropriate per promuovere la crescita e lo sviluppo e del modo in cui milioni di decisioni economiche prese autonomamente vengano effettivamente coordinate tramite il mercato.
L'opera più importante di Smith è intitolata Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni . L'opera di Adam Smith chiude il periodo dei mercantilisti, da lui così definiti e criticati, dando avvio alla serie di economisti classici superando i concetti definiti dai fisiocratici. La ricchezza delle nazioni diventa il testo di riferimento per tutti gli economisti classici del XVIII e XIX secolo, come David Ricardo, Thomas Robert Malthus, Jean-Baptiste Say, John Stuart Mill, che o ne ripresero il contenuto per elaborare le proprie posizioni, anche divergenti fra di loro, oppure la criticarono alla ricerca di nuove vie. La ricchezza delle nazioni è però anche un importante libro di storia economica, perché vi vengono descritte le trasformazioni dell'economia inglese del tempo.
La concezione di Smith a proposito dello scopo della scienza economica segue quella dei mercantilisti, tendente alla spiegazione della natura e delle cause della ricchezza delle nazioni. In termini moderni si direbbe che Smith fu un teorico della macroeconomia, interessato alle forze che determinano la crescita economica, anche se le forze di cui egli parlava erano ben più ampie rispetto all'ambito della moderna economia: il suo modello economico è ricco di considerazioni di tipo politico, sociologico e storico.
“Nessuna società può essere felice se la sua maggior parte è povera e miserabile.”
La ricchezza delle nazioni
cap. 1 http://www.wsu.edu/~dee/ENLIGHT/WEALTH1.HTM
La ricchezza delle nazioni
Origine: Da Lectures on Jurisprudence, Liberty Classics, Indianapolis, 1982; citato in Domenico Losurdo, Controstoria del liberalismo, Laterza, 2005, p. 8.
1948, p. 601
La ricchezza delle nazioni
Origine: Citato in Claudio Napoleoni, Dalla scienza all'utopia.
Origine: Da Teoria dei sentimenti morali, 1759.
lib. V, cap. II, parte II, appendice agli articoli I e II; 2013
La ricchezza delle nazioni
cap. 1 http://www.wsu.edu/~dee/ENLIGHT/WEALTH1.HTM
La ricchezza delle nazioni
lib. I, cap. II; 2013
La ricchezza delle nazioni
Origine: (1776), Book II, Chapter I, p. 305.
Origine: (1776), Book IV, Chapter II
Origine: (1776), Book IV, Chapter III, Part II, p. 534.
Origine: (1776), Book IV, Chapter I, p. 471.
Origine: (1776), Book IV, Chapter II
“Upstart greatness is everywhere less respected than ancient greatness.”
Origine: (1776), Book V, Chapter I, Part II, p. 773.
Origine: (1776), Book IV, Chapter II, paragraph 36, p. 500.
Origine: The Wealth of Nations (1776), Book IV, Chapter I, p. 471.
Origine: (1776), Book IV, Chapter VII, Part Third, p. 667.
Origine: (1776), Book I, Chapter XI, Part III, Conclusion of the Chapter, p. 292.
Origine: (1776), Book IV, Chapter V, p. 577.
Origine: (1776), Book V, Chapter II, Part II, Article IV.
Origine: (1776), Book V, Chapter II, Part II, Appendix to Articles I and II.
Origine: (1776), Book V, Chapter I, Part II, p. 778.
Origine: (1776), Book I, Chapter X, Part I, p. 136 (tendency of the rate of profit to fall).
Section III, Chap. I.
The Theory of Moral Sentiments (1759), Part II
Origine: (1776), Book IV, Chapter I, p. 470.
“Secrets in manufactures are capable of being longer kept than secrets in trade.”
Origine: (1776), Book I, Chapter VII, p. 72.
Origine: (1776), Book V, Chapter II, Part II, Article IV, p. 951.
Origine: (1776), Book V, Chapter I, Part III, Article I, p. 786 (See also.. Public-private partnerships).
“And he stresses that ‘justice’ – not harming others – is fundamental to a
healthy human society”