Alda Merini: Fai-Da-Te

“Perché amo gli animali? | Perché io sono uno di loro. | Perché io sono la cifra indecifrabile dell'erba, | il panico del cervo che scappa, | sono il tuo oceano grande | e sono il più piccolo degli insetti. | E conosco tutte le tue creature: | sono perfette | in questo amore che corre sulla terra | per arrivare a te.”

“Ho conosciuto in te le meraviglie | meraviglie d'amore sì scoperte | che parevano a me delle conchiglie | ove odoravo il mare e le deserte | spiagge corrive e lì dentro l'amore | mi sono persa come alla bufera | sempre tenendo fermo questo cuore | che (ben sapevo) amava una chimera.”

“Vorrei essere te, così violenta | così aspra d'amore, | così accesa di vene di bellezza | e così castigata.”

“Bacio che sopporti il peso | della mia anima breve | in te il mondo del mio discorso | diventa suono e paura.”

“Amore mio | ho sognato di te come si sogna | della rosa e del vento.”

“Ardo di mille musiche diverse | ma dove è tempo di un incontro nuovo | resiste il "poter essere" di te.”

“Madre diffusa come l'ape e il miele | madre sostanza, tienimi nascosta | dentro il tuo manto sì che io non veda | sotterfugi ed inganni, in te io pura | ridivento, siccome una bambina.”

“E poiché mi ha redenta | posi vicino a Te | la pietra della Tua resurrezione. | E poiché mi ha redenta | fammi carne di spirito | e spirito di carne.”

“Solo un canto | può trasparirmi adesso dalla pelle | ed è un canto d'amore che matura | questa mia eternità senza confini.”

“O foss'io di nubi coronata | sì che potessi esser Beatrice | e te distante me chiamar Beata.”

“Ed anche a me tu rappresenti l'Angelo | quando reprimi nel tuo velo azzurro | dei bellissimi occhi | questo colore amaro di emozione.”

“Aprirà nuovi colli l'imeneo | quando avremo una porta da rapire | a queste antiche sommità di spazio. | Con te fuso nel ritmo della forza | che mi ha cresciuta, compirò prodigi.”

“Vorrei un figlio da te che sia una spada | lucente, come un grido di alta grazia.”

“Né so, quando mi penetri di baci | quanto di te il mio spirito trascini.”

“C'era, Alina, intorno a te un presepe | di cose pure, appena toccate, | un fiore d'arpa, angelico silenzio | di labbra maledette.”

“Perché mi dici cose fuggenti che non sanno di vero, perché inganni te stessa? Il violino armonico che avevi dentro si è rotto per sempre. Inutile sperare. Così spero che qualcuno bussi alla porta, e non solo il vento.”

“E, infuriata com'esse grido all'ara | del tuo amore perfetto | tutta la forza del mio sangue oscura.”

“Oggi da te riascolterò il mio canto | rammenterò la dolce giovinezza | e i miei lieti futuri, avrò paura | di una bellezza morta che non dura.”

“Lasciando adesso che le vene crescano | in intrichi di rami melodiosi | inneggianti al destino che trascelse | te fra gli eletti a cingermi di luce.”