Friedrich Nietzsche: Frasi popolari (pagina 2)

Frasi popolari di Friedrich Nietzsche · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
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“Fra eterni dubbi e nebbie persistenti ci sforziamo chiediamo nuovamente e con più forza: che promesse ha mantenuto il profeta? Dopo che l'olezzo delle divinità è stato spazzato via dal vento della nuova verità che fine ha fatto l'abisso misterioso dionisiaco nettare dio-non-dio di cui la nuova umanità doveva cibarsi? Che forse ci siamo nuovamente imbastarditi, dunque forse ci ritroviamo rimpinzati a adorare nuovi idoli moderni resi forti proprio dalla distruzione di tutto ciò che era vetusto antiquato, d'inciampo alla manifestazione della vita? Che ne è stato della volontà di potenza che ha permesso di poter proseguire su corde tese sull'abisso più tremendamente vertiginoso? Abbiamo sciolto i legacci che impedivano alle ali di avere l'aria per poi convincersi che volare è una storia da fanciulli? Abbiamo venduto per trenta denari d'argento il segreto in cambio dello sfatamento, del disincanto? Abbiamo rotto un eterno ritorno per un nuovo ciclo di diverso periodo e rivoluzione. Abbiamo fatto rapprendere il caos in caso. Abbiamo in definitiva preteso troppo e non siamo riusciti a non scoppiare per poi accasciarci divelti e lasciarci trasportare da quello che è il mondo. Ammettiamolo siamo stati a volte e di nascosto paghi e soddisfatti, anche noi abbiamo acceso qualche lume, bruciato del grasso odoroso ai nuovi dei, commesso nuovi peccati seguito nuove virtù. C'è un qualche scarto fra quello che profondamente siamo e quello che semplicemente pensavamo pensiamo d'essere. E come se la sovrapposizione fra le due cose fosse imperfetta. Ed è li che si insinua, in quelle crepe in quelle fessure, tutto ciò che non è libertà. Cos'è a questo punto l'Uomo. Anche i prefissi hanno fallito. Dobbiamo rassegnarci? A cosa dobbiamo rassegnarci. Al fatto di non poter tornare indietro che ciò che si smaschera non può essere rivelato? all'impossibilità di reggere il tremendo paradosso di un nulla adesso non più ricolmo e saturo di potenza ma sempre più vuoto? Giuravamo guerra a quelli dell'umanità e adesso non riusciamo a reggere i nostri inganni, ecco ciò che ci siamo ridotti a pensare. Come rispondere a questi tranelli come sfuggire a queste perseguitanti domande? Ecco la mia estrema panacea e rimedio: innalzate vorticose are all'esempio unico comandamento e redentore unica grazia e liberazione. Che vibri il fiato negli ottoni per annunciare l'Unico nostro strumento contro la nostra rassegnazione.”

da una lettera al dott. Skitafka 24 agosto 1900

“Diventa ciò che sei!”

Il sacrificio del miele, 1993
Variante: Diventa chi sei!

“I fatti non esistono, esistono solo interpretazioni.”

III, Principio di una nuova posizione di valori, 481; 1995
La volontà di potenza

“E coloro che sono stati visti danzare erano ritenuti pazzi da coloro che non potevano ascoltare la musica.”

And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music.
[Citazione errata] La frase viene spesso attribuita a Nietzsche sia in lingua italiana che in lingua inglese, tuttavia non vi è alcuna evidenza che la citazione appartenga realmente al filosofo tedesco. La prima attribuzione nota a Nietzsche risale infatti solo al 2003, più di cento anni dopo la sua morte. Probabilmente scaturisce da uno scritto del religioso Thomas Manton, edito nel 1873. Una delle prime menzioni di questa citazione risale al 1927, quando venne riportata in una versione molto simile dal giornale londinese The Times ed etichettata come "vecchio proverbio" (old proverb).
Attribuite
Origine: Citato in Giovanni Floris, Quella notte sono io, Rizzoli, p. 20 https://books.google.it/books?id=HCtwDQAAQBAJ&pg=PT20. ISBN 8858686748
Origine: Those Who Dance Are Considered Insane by Those Who Can't Hear the Music http://quoteinvestigator.com/2012/06/05/dance-insane/, QuoteInvestigator.com, 5 giugno 2012.