Frasi di Gaston Leroux

“«Si è dunque infelici quando si ama?»
«Sì, Christine, quando si ama e non si è sicuri di essere riamati.»”

“[Il fantasma] È di una straordinaria magrezza e il suo abito nero svolazza sopra un'ossatura scheletrica. I suoi occhi sono così infossati che non si distinguono bene le pupille immobili. Non si vedono, insomma, che due fori profondi come nei crani dei morti. La sua pelle, tesa sull'ossatura come una pelle di tamburo, non è bianca ma orribilmente giallastra; il suo naso è talmente piccolo da non poter essere distinto di profilo e la mancanza di naso è una cosa orribile a vedersi. Due o tre lunghe ciocche brune sulla fronte e dietro le orecchie fanno le veci della capigliatura.”

“È vero, Christine! Non sono un angelo, né un genio, né un fantasma,… sono Erik. (Erik, p. 145)”

“Oh! Raoul, quella cosa! Come riuscire a dimenticare quella cosa! Se le mie orecchie sono piene per sempre delle sue grida, i miei occhi sono per sempre ossessionati dal suo viso. Che immagine! Com'è possibile non vederla più e come farvela vedere? […] Ma provate a immaginare, se ci riuscite, il teschio della morte che improvvisamente si mette a vivere per esprimere con i quattro fori neri degli occhi, del naso e della bocca, la sua infinita collera, il furore sovrumano d'un demonio e nessuno sguardo nei buchi degli occhi perché, come ho saputo più tardi, i suoi occhi di brace non si vedeono che nella notte profonda… dovevo essere, attaccata al muro, l'immagine stessa dello Spavento così come lui era quella della Laidezza.”

“Giuratemi che non farete niente per ,» insisté lei. «Giuratemi che non entrerete più nel mio camerino se non vi chiamerò io.»
«E voi promettete di chiamarmi qualche volta, Christine?»
«Ve lo prometto.»
«Quando?»
«Domani.»
«Allora ve lo giuro!”

“Non si saprà mai tutto quello che si può fare con un contrappeso! Un bambino potrebbe, col suo piccolo dito, far girare una casa… quando un muro, per pesante che sia, viene portato su un perno bene in equilibrio, non pesa più di una trottola sul suo puntale.”

“Non sarà mai un parigino chi non avrà imparato a mettere una maschera di gaiezza sui propri dolori e sulla propria tristezza e una maschera d'indifferenza e di fastidio sulla propria intima gioia. Se sapete che un vostro amico soffre, non cercate di consolarlo, vi dirà che sta bene; ma se gli è accaduto qualche cosa di bello guardatevi dal fargli le felicitazioni; egli troverà la sua buona fortuna così naturale che si meraviglierà che se ne parli.”

“Adesso è Richard a essere fulminato, prima di tutto per l'inattesa replica e poi per lo sguardo sempre più sospettoso di Moncharmin. Di colpo perde le forze delle quali avrebbe bisogno per respingere una così spregevole accusa.
In tal modo i più innocenti, sorpresi nella pace del loro animo, dato che il colpo ricevuto li fa impallidire, arrossire, vacillare, raddrizzarsi, sprofondare o protestare, tacere quando bisognerebbe parlare, parlare quando bisognerebbe tacere, restare asciutti quando bisognerebbe asciugarsi il sudore o sudare quando bisognerebbe restare asciutti, i più innocenti, dico, appaiono improvvisamente colpevoli.”

“Il lampadario si era abbattuto sulla testa di quella povera sventurata che era venuta all'Opéra per la prima volta in vita sua e che il signor Richard aveva designato a sostituire nelle sue funzioni di maschera la signora Giry, la maschera del fantasma! Era morta sul colpo e, l'indomani, un giornale portava questo occhiello: Duecentomila chili sulla testa di una portinaia. Fu questa la sua orazione funebre.”

“Non bisogna credere, Raoul, che [Erik] sia semplicemente un uomo che si sia voluto divertire ad abitare sotto la terra. Fa delle cose che nessun altro uomo sarebbe capace di fare; sa delle cose che i vivi ignorano.”

“Erik is not truly dead. He lives on within the souls of those who choose to listen to the music of the night.”

“I tore off my mask so as not to lose one of her tears… and she did not run away!… and she did not die!… She remained alive, weeping over me, weeping with me. We cried together! I have tasted all the happiness the world can offer.”

“Holy angel, in Heaven blessed,
My spirit longs with thee to rest”

“All I wanted was to be loved for myself." (Erik)”

“He had a heart that could have held the entire empire of the world; and, in the end, he had to content himself with a cellar.”

“Tonight I gave you my soul, and I am dead." - Christine, from Gaston Leroux's: The Phantom of the Opera.”

“You are crying! You are afraid of me! And yet I am not really wicked. Love me and you shall see! All I wanted was to be loved for myself.”

“You must know that I am made of death, from head to foot, and it is a corpse who loves you and adores you and will never, never leave you!”

“Are people so unhappy when they love?"
"Yes, Christine, when they love and are not sure of being loved.”

“They played at hearts as other children might play at ball; only, as it was really their two hearts that they flung to and fro, they had to be very, very handy to catch them, each time, without hurting them.”

“I am not really wicked. Love me, and you will see!”

“Erik: Are you very tired?
Christine: Oh, tonight I gave you my soul, and I am dead.
Erik: Your soul is a beautiful thing, child. No emperor received so fair a gift. The angels wept to-night.”

“None will ever be a true Parisian who has not learned to wear a mask of gaiety over his sorrows and one of sadness, boredom, or indifference over his inward joy.”

“Blood!… Blood!… That's a good thing! A ghost who bleeds is less dangerous!”

“She's singing to-night to bring the chandelier down!”

“Everyone dies. I just choose the time and place for some of them!”

“You will be the happiest of women. And we will sing, all by ourselves, till we swoon away with delight. You are crying! You are afraid of me! And yet I am not really wicked. Love me and you shall see! All I wanted was to be loved for myself.”

“But do you love me? If Erik were good-looking, would you love me, Christine?”

“He stared dully at the desolate, cold road and the pale, dead night. Nothing was colder or more dead than his heart. He had loved an angel and now he despised a woman.”

“Our lives are one masked ball.”

“When a woman has seen me, as you have, she belongs to me. She loves me forever.”

“why do you condemn a man whom you have never met, whom no one knows and about whom even you yourself know nothing?”

“… the girl with the tip-tilted nose, the forget-me-not eyes, the rose red cheeks
and the lily-white neck and shoulders who gave the explanation in a
trembling voice: “It’s the ghost!”

“Does he love you so much?" "He would commit murder for me.”

“No, he is not a ghost; he is a man of Heaven and earth, that is all.”