Lenin: Frasi popolari (pagina 2)

Frasi popolari di Lenin · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
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“Epurandosi un partito si rafforza.”

da Che fare?
Che fare? Problemi scottanti del nostro movimento

“L'antisemitismo è il socialismo degli imbecilli.”

Origine: Citato in Historia, luglio 1978, n. 245, Cino del Duca.

“Ogni cuoco deve imparare a governare lo stato.”

Origine: Citato in A. I. Solženicyn, Il primo cerchio.

“Per fare una frittata bisogna rompere delle uova.”

Origine: Citato in James Gelvin, Il conflitto israelo-palestinese. Cent'anni di guerra (The Israel-Palestine Conflict, Cambridge University Press, 2005), Torino, Einaudi, 2007, pp. 179-180.

“Il compagno Stalin, divenuto segretario generale, ha concentrato nelle sue mani un immenso potere, e io non sono sicuro che egli sappia servirsene sempre con sufficiente prudenza.”

Origine: Dalla Lettera al Congresso, conosciuta sotto il nome di Testamento, dettata dal 23 al 26 dicembre 1922. [fonte secondaria?]

“Paul Levi vuole conquistarsi le simpatie della borghesia – e, conseguentemente, dei suoi agenti, la Seconda Internazionale e l'Internazionale due e mezzo – pubblicando proprio le opere di Rosa Luxemburg in cui ella aveva torto. A ciò noi rispondiamo citando poche righe di una vecchia favola russa: a volte un'aquila può volare più in basso di una gallina, ma una gallina non può mai salire tanto in alto quanto un'aquila. Rosa Luxemburg errò nella questione dell'indipendenza polacca; errò nel 1903 nel valutare il menscevismo; errò nella teoria dell'accumulazione del capitale; errò quando nel luglio 1914 si batté con Plechanov, Vandervelde, Kautsky e altri per l'unificazione dei bolscevichi con i menscevichi; errò nei suoi scritti dal carcere nel 1918 (anche se in gran parte ella stessa corresse i propri errori dopo essere uscita dal carcere, alla fine del 1918 e al principio del 1919). Ma nonostante tutti questi errori era e rimane un'aquila: e non solo la sua memoria rimarrà sempre cara ai comunisti del mondo intero, ma anche la sua biografia e l'edizione integrale delle sue opere […] costituiranno una lezione molto utile nell'educazione di molte generazioni di comunisti del mondo intero.”

Origine: Da Appunti di un giornalista scritto nel febbraio 1922 e pubblicato per la prima volta su Pravda, 16 aprile 1924; citato in Peter J. Nettl, Rosa Luxemburg, Milano, Il Saggiatore, 1970, II, p. 370.

“[Su Gabriele D'Annunzio] L'unico rivoluzionario in Italia.”

Attribuite
Origine: Citato in Giordano Bruno Guerri, D'Annunzio, Oscar Mondadori, Milano, 2008, p. 247: «Lo stesso Bombacci nel dicembre 1920 affermò che "il movimento dannunziano è perfettamente e profondamente rivoluzionario. Lo ha detto anche Lenin al Congresso di Mosca". In effetti sembra che Lenin avesse definito D'Annunzio "l'unico rivoluzionario in Italia", ma per bollare l'inettitudine dei socialisti, più che per lodarlo».