Luigi Tenco: Frasi popolari

Frasi popolari di Luigi Tenco · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
Luigi Tenco: 62   frasi 57   Mi piace

“[Ultime parole] Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.”

biglietto vergato a mano, la cui paternità è discussa, ritrovato accanto al suo corpo, nella sua camera all'Hotel Savoy di Sanremo
Origine: Citato in Simone Coacci, Luigi Tenco. Una storia sbagliata http://www.ondarock.it/italia/luigitenco.htm, Ondarock.it.

“Un regno | con un solo soldato | che cercava le streghe, | voleva cacciarle a sassate; | un regno | che ogni giorno viveva | di mille e mille e mille | "c'era una volta".| Se | non m'avessero detto mai | che le fiabe son storie non vere, | ora là io sarei.”

da Il mio regno, n. 5
Luigi Tenco (1962)
Origine: Una variante, una versione uscita postuma nel 1969 presenta alcuni versi leggermente differenti: «ogni dì riviveva» e, nel finale, «il mio regno ora avrei». Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, p. 41.

“Antonio tra se rideva | ahahah-ahahah | diceva: "me ne infischio della moda | io bevo solo quello che mi va."”

da La ballata della moda, n°7
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan

“Ti auguro solo che non cambi mai, | perché se cambierà, per la gente come te, | non ci sarà più posto nel mondo, | non ci sarà più posto nel mondo per quelli come te.”

da Io lo so già, n. 5
Luigi Tenco (1965)
Origine: In una variante, una versione uscita postuma nel 1982 gli ultimi due versi sono così sostituiti: «non ci sarà più nessuno a dare una mano, | non ci sarà più posto per vivere tra gli altri per quelli come te». Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, p. 77.

“Giudice, | vorrei lasciare mia moglie. | Giudice, | vorrei andarmene via… | Perché l'hai sposata? | Perché portava in dote | terreni confinanti | con le terre che ho io. | Forse le vostre terre non confinano più? | Ma scusi… che domande sono? Ma certo che confinano | ancora. | E allora non avrai mai il permesso | di lasciare tua moglie, | di andartene via..”

da Vita familiare, n. 2
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan
Origine: Indicata da Tenco come sesta ballata, con il titolo originale Ballata della vita familiare Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, p. 100