Publilio Siro: Frasi popolari (pagina 14)

Frasi popolari di Publilio Siro · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
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“È giusto salvare un cattivo per salvare uno buono!”
Honeste parcas improbo, ut pareas probo.

È giusto perdonare al disonesto per salvare un onesto.
Sententiae

“La bontà è la miglior forma di lotta!”
Humanitatis optima est certatio.

La cosa più bella e gareggiare in umanità.
Sententiae

“L'onore decora la persona onesta, mette in evidenza il disonesto!”
Honos honestum decorat, inhonestum notat.

Gli onori abbelliscono l'onesto e mettono in mostra il disonesto.
Sententiae

“Aimè, il rimorso e una pesante schiavitù!”
Heu conscientia animi gravis est servitus!

Quale grave schiavitù dell'animo è il senso di colpa!
Sententiae

“All'uomo viene meno il senso critico allorquando trova molte soluzioni!”
Homini consilium tunc deest, cum multa invenit.

Spesso si resta senza una soluzione se se ne trovano troppe.
Sententiae

“Perdona spesso agli altri, ma mai a te stesso.”
Ignoscito saepe alteri, numquam tibi.

Sententiae

“Il rimedio per i torti è di dimenticarli.”
Iniuriarum remedium est oblivio.

Unico rimedio alle offese è dimenticare!
La dimenticanza è il rimedio alle offese.
Sententiae

“L'avaro non fa del bene a nessuno, ma fa a sé stesso il male peggiore.”
In nullum hominem avarus bonus est, in se pessimus.

Sententiae

“Dà al povero due volte chi dà con prontezza.”
Inopi beneficium bis dat, qui dat celeriter.

Dà due volte al povero chi lo da velocemente!
Al povero dà il doppio chi dà subito.
Sententiae

“Chi vince l'ira, supera il più grande nemico.”
Iracundiam qui vincit, hostem superat maximum.

Chi vince la propria ira supera il più grande dei nemici!
Chi vince la sua collera, vince il suo peggior nemico.
Sententiae

“L'assoluzione del colpevole condanna il giudice.”
Iudex damnatur ubi nocens absolvitur.

Sia condannato il giudice quando viene assolto il colpevole!
Il giudice che assolve il colpevole condanna sé stesso.
Sententiae

“Il subordinato viene a conoscere gli errori del superiore!”
Inferior rescit, quidquid peccat superior.

Sententiae

“Trattenere qualcuno contro la sua volontà equivale ad incitarlo a fuggire!”
Invitum cum retineas, exire incites.

Trattenere chi vuole andar via è come incitarlo ad andarsene.
Sententiae

“Danneggi il tuo buon nome quando fai richieste a una persona indegna!”
Ingenuitatem laedas, cum indignum roges.

Offendi l'onestà quando preghi per un indegno.
Sententiae

“Verso nessuno l'avaro è buono, meno ancora verso se stesso!”
In nullo avarus bonus est, in se pessimus.

L'avaro non è buono per nessuno; ancor meno per sé stesso.
Sententiae

“L'avidità, per chi vive in mezzo alle ricchezze, è una povertà organizzata!”
Instructa inopia est in divitiis cupiditas.

L'avidità del ricco è una povertà organizzata.
Sententiae

“Invita a ripetere lo sbaglio chi soprassiede allo stesso!”
Invitat culpam, qui peccatum praeterit.

Invita a peccare chi perdona gli sbagli.
Sententiae

“Nulla è più bello che il rinnovarsi continuamente!”
Iocundum nil est, nisi quod reficit varietas.

Sententiae

“L'ingenuità non ammette oltraggio!”
Ingenuitas non recipit contumeliam.

L'onesto non raccoglie le offese.
Sententiae

“Dichiararsi felici equivale ad attirarsi le disgrazie!”
Inritare est calamitatem, cum te felicem voces.

Sententiae