Vincenzo Monti: Canto

Vincenzo Monti era poeta italiano. Esplorare le virgolette interessanti su canto.
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“Oh mio Lorenzo — oh Borda mio! fur dette | Queste, e non più per lor, parole: il resto | Disser le braccia al collo avvinte e strette.”

Vincenzo Monti

Canto I, p. 389
In morte di Lorenzo Mascheroni

“Su le Noriche nevi ella già sparge | Le sue rose l'Aurora, e saltellante | Di ramo in ramo il passer mattutino | In suo garrire la saluta, e chiama | Alle cure campestri il villanello.”

Vincenzo Monti

Canto IV, p. 373
Il bardo della Selva Nera

“Pace, austero intelletto. Un'altra volta | Salva è la patria: un nume entro le chiome | La man le pose, e lei dal fango ha tolta. | Bonaparte… Rizzossi a tanto nome | L'acciglialo Parini, e la severa | Fronte spianando balenó, siccome | Raggio di sole che, rotta la nera | Nube, nel fior che già parea morisse | Desta ii riso e l'amor di primavera.”

Vincenzo Monti

Canto II, p. 390
In morte di Lorenzo Mascheroni

Sull'arte , Primavera , Sole

“Reggio ancor non obblia che dal suo seno | La favilla scoppiò, donde primero | Di nostra libertà corse il baleno. Mostrò Bergamo mia che puote il vero | Amor di patria e lo mostrò l'ardita | Brescia, sdegnosa d'ogni vil pensiero.”

Vincenzo Monti

Canto II, p. 392
In morte di Lorenzo Mascheroni

La libertà , Pensiero

“O voi che state ad ascoltar, voi puri | Spirti del ciel, cui veggio al rio pensiero | Farsi i bei volti per pietade oscuri; | Che cor fu il vostro allor che per sentiero | D'orrende stragi inferocir vedeste | E stugger Francia un solo, un Robespiero?”

Vincenzo Monti

Canto III, p. 393
In morte di Lorenzo Mascheroni

Pensiero

“Perché la colpa de' regnanti, o Padre, | Negli innocenti popoli è punita?”

Vincenzo Monti

Canto III, p. 393
In morte di Lorenzo Mascheroni

“Dell'innocente | Sangue versato | In scellerata guerra | Conta il Cielo le stille, e le schernite | Lagrime tutte della stanca terra.”

Vincenzo Monti

Canto I, p. 366
Il bardo della Selva Nera

Sulla guerra

“Perde il nome la Possanza, | che di barbari s'aita: | Vile è il trono, a cui sostegno | son quell'armi, ed onta il regno.”

Vincenzo Monti

Canto I, p. 366
Il bardo della Selva Nera

“Pallido intanto sull'Abnobie rupi | Il Sol cadendo raccogliea d'intorno | Dalle cose i colori, e alla pietosa | Notte del mondo concedea la cura.”

Vincenzo Monti

Canto I, p. 368
Il bardo della Selva Nera

Sul mondo , Notte

“Infelice a far mia degl'infelici | La sventura imparai.”

Vincenzo Monti

Canto II, p. 368
Il bardo della Selva Nera

“[…] e gli brillava il viso | Come raggio di Sol, che dopo il nembo | Ravviva il fiore dal furor battuto | D'aquilon tempestoso.”

Vincenzo Monti

Canto II, p. 369
Il bardo della Selva Nera

“Ben di senso è privo | Chi ti conosce, Italia, e non t'adora.”

Vincenzo Monti

Canto II, p. 371
Il bardo della Selva Nera

Senso

“Non sempre di Codardia compagna è la Paura.”

Vincenzo Monti

Canto III, p. 371
Il bardo della Selva Nera

“Ma più ch'altri invade, | e al cor s'attacca del racchiuso in Ulma Austriaco duce [Karl Mack von Leiberich]. | Di quel cor già donno | la Paura ritrova un altro Nume | più deforme d'assai, la Codardia, | che d'Arcoli, di Dego e di Marengo | incessante gli tuona entro l'orecchio | i terribili nomi, né midollo | né fibrilla gli lascia che non tremi.”

Vincenzo Monti

Canto III, p. 372-373
Il bardo della Selva Nera

“Dietro il valor di sue vittorie è lento | Della parola e del pensiero il corso [Napoleone Bonaparte].”

Vincenzo Monti

Canto V, p. 379
Il bardo della Selva Nera

Sull'arte , Pensiero , Vittoria

“Nel tripudio ognun corre ad abbracciarte | Sia nemico, od amico; l'allegrezza | Non distingue i sembianti; un caro errore | Dona gli amplessi, e negli amplessi il core.”

Vincenzo Monti

Canto VI, p. 382
Il bardo della Selva Nera

Sull'arte , Su Dio , Errore

“Ei sol tarpò del Franco ardir le penne: | L'onor d'Italia vilipesa e quello | Del Borbonico nome Egli sostenne.”

Vincenzo Monti

Canto terzo, p. 21
In morte di Ugo Bass-Ville

“L'ali apersi a un sospiro, e l'infinito | Amor nel libro, dove tutto è scritto, | II mio peccato cancellò col dito.”

Vincenzo Monti

Canto terzo, p. 22
In morte di Ugo Bass-Ville

“Non altrimenti a volo strano e vago | D'ogni parte erompea l'oscena schiera, | Ed ulular s'udiva, a quell'imago | Che fan sul margo d'una fonte nera | I lupi sospettosi e vagabondi, | A ber venuti a truppa in sulla sera.”

Vincenzo Monti

Canto terzo, p. 26
In morte di Ugo Bass-Ville

Sull'arte

“Non il silenzio sempre di natura, | Né dei venti la calma e delle stelle | I disegni di Dio compie e matura: | Talvolla ancor fra i lampi e le procelle | Più luminoso il suo pensier traluce, | E le divine idee fansi più belle.”

Vincenzo Monti

da Il pellegrino apostolico, canto II, p. 230

Disegno , Natura , Pensiero , Silenzio