“Al tempo stesso mi chiedo, e cominciai a chiedermelo già allora: ma cosa doveva e deve farsene, la mia generazione di nati dopo, delle informazioni sulle atrocità dello sterminio degli ebrei? Noi non dobbiamo pensare di poter comprendere ciò che è incomprensibile, non possiamo comparare ciò che è incomparabile, non possiamo indagare, perché chi indaga sulle atrocità, anche se non le mette in discussione, ne fa comunque un oggetto di comunicazione e non ottiene che qualcosa di fronte a cui può solo ammutolire per l'orrore, la colpa e la vergogna. Dobbiamo solo ammutolire per l'orrore, la colpa e la vergogna? A quale scopo? No, non è che l'ardore della rielaborazione e lo zero di far luce, con cui avevo partecipato seminario, fossero andati perduti durante il dibattimento. Ma che solo pochi venissero condannati e puniti e che noi, la generazione venuta dopo, ci ritrovassimo ammutoliti dall'orrore, dalla colpa e dalla vergogna: era giusto che fosse così?”

The Reader

Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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“Siccome di Dio non possiamo sapere che cosa è, ma piuttosto che cosa non è, non possiamo indagare come egli sia, ma piuttosto come non sia.”

I, 3, Prologo: citato nel Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede
Summa Theologiae

“Dopo Auschwitz possiamo e dobbiamo affermare con estrema decisione che una Divinità onnipotente o è priva di bontà o è totalmente incomprensibile.”

Hans Jonas (1903–1993) filosofo tedesco

Origine: Citato in Eugenio Spedicato, La strana creatura del caos: idee e figure del male nel pensiero della modernità, Donzelli Editore, Roma 1997. ISBN 88-7989-348-3

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