“Il mare appariva come una volta eterea, come un cielo solido e senza stelle sotto di noi, e nell'aria trasparente si perdeva nell'immensità; nessuna striscia, scura o luminosa, limitava l'orizzonte; c'era una chiarità, una vastità infinita, che non si può dipingere né descrivere, se non nella profondità eterna del pensiero.”
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Origine: La pazienza dell'arrostito, p. 116

Origine: Da una lettera al Tablet di Londra; riportato in Perché io credo ancora a Babbo Natale. Ho semplicemente esteso l'idea http://www.tempi.it/perche-io-credo-ancora-a-babbo-natale-ho-semplicemente-esteso-lidea#.VnN1v_nhDIV, Tempi, 19 dicembre 2014.

“L'oscurità della materia è come la profondità del mare che noi attraversiamo come pesci luminosi.”
Il chicco di grano

“Così tra questa | immensità s'annega il pensier mio; | e il naufragar m'è dolce in questo mare.”
vv. 13-15
Canti, XII – L'infinito