
“Gli ebrei hanno sei sensi. Tatto, gusto, vista, odorato, udito… memoria.”
Variante: br/>Tatto, gusto, vista, odorato, udito... memoria. Mentre i gentili fanno esperienza del mondo mediante i sensi tradizionali e usano la memoria solo come strumento di second'ordine per interpretare i fatti, per gli ebrei la memoria non è meno primaria della puntura di uno spillo, o del suo argenteo luccichio, o del gusto del sangue che sprigiona dal dito. L'ebreo è punto da uno spillo e ricorda altri spilli. È solo riconducendo la puntura dello spillo ad altre punture – quando sua madre tentava di aggiustargli la manica con il suo braccio dentro; quando le dita di suo nonno si addormentarono accarezzando la fronte madida di suo bisnonno; quando Abramo saggiò il coltello per essere sicuro che Isacco non sentisse dolore – che l'ebreo appura perché faccia male.
Quando un ebreo incontra uno spillo domanda: Che cosa mi ricorda? (pp. 237-238)
Origine: Ogni cosa è illuminata, pp. 237-238
“Gli ebrei hanno sei sensi. Tatto, gusto, vista, odorato, udito… memoria.”
Origine: Da Headquarters Gazette, settembre 1911, in appendice a Il libro dei capi, p. 118.
“La lucertola è la spilla dei muretti.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 22
“Non ti basta un boot per camuffare i tacchi a spillo.”
da L'hip-hop è la mia vita
Classico
“Prima di morire di spada moriamo a colpi di spillo.”
a Celina, 15 marzo 1889
Lettere
“Basta uno spillo raccolto per terra con amore per salvare un'anima.”
Origine: Citato in Natale Ginelli, La tua via, Edizioni Paoline, 1957.
“La violenza ferisce, l'ironia punge come spillo, la carità penetra il cuore e lo guarisce.”
Il segno del Tempio
“In politica internazionale i colpi di spillo ripetuti finiscono per generare colpi di cannone.”
Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand