“Gli effetti esteriori della vera sventura sono quasi sempre cattivi e quando li si vuol dissimulare, si mente. Ma è proprio nella sventura che risplende la misericordia di Dio; nel profondo, nel centro della sua inconsolabile amarezza. Se perseverando nell'amore si cade fino al punto in cui l'anima non può più trattenere il grido: «Mio Dio, perché mi hai abbandonato?», se si rimane in quel punto senza cessare di amare, si finisce col toccare qualcosa che non è più la sventura, che non è la gioia, ma è l'essenza centrale, essenziale, pura, non sensibile, comune alla gioia e alla sofferenza, cioè l'amore stesso di Dio.”
Origine: Cfr. Gesù: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato!».
Origine: Attesa di Dio, p. 52
Argomenti
dio , centro-destra , centro-sinistra , amore , abbandonata , amarezza , cattiva , centrale , centro , comune , effetto , essenza , gioia , grido , mente , misericordia , profondo , punto , sofferenza , stesso , sventura , anima , proprio , amare , essenzialeSimone Weil 203
scrittore, filosofo 1909–1943Citazioni simili

“Non è forse la massima sventura, quando si lotta contro Dio, quella di non essere vinto?”
Origine: L'ombra e la grazia, p. 171

“Non è possibile che non sia cattivo l'uomo | che un'irrimediabile sventura ha abbattuto.”
citato da Platone, Protagora