da Ti guardo, str. 14, in Non ho peccato abbastanza
“No. La vita non mi ha disilluso! Di anno in anno la trovo invece più vera, più desiderabile e più misteriosa – da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza – e non un dovere, non una fatalità, non una frode! E la conoscenza stessa: può anche essere per altri qualcosa di diverso, per esempio un giaciglio di riposo o il percorso verso un giaciglio di riposo, oppure uno svago o un oziare; ma per me essa è un universo di pericoli e di vittorie, in cui anche i sentimenti eroici hanno la loro arena. "La vita come mezzo della conoscenza": con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere! E chi saprebbe ridere e vivere bene, senza intendersi prima di guerra e di vittoria?”
324; 2007
Ultimo aggiornamento 02 Luglio 2022.
Storia
Argomenti
ridere , due-giorni , tre-giorni , vita , guerra , anno , arena , bene , conoscenza , cuore , disilluso , dovere , eroica , esempio , esperimento , essere , frode , giaciglio , giorno , grande , liberatore , liberatoria , mezzo , no , pensiero , percorso , pericolo , principe , principio , riposo , sentimento , stesso , svago , verso , vittoria , vivero , volto , universo , prima , fatalitàFriedrich Nietzsche 512
filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco 1844–1900Citazioni simili
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