“Tra tutti coloro che compongono la nostra individualità, i più appariscenti non sono per noi i più essenziali. In me, quando la malattia avrà finito di gettarli uno dopo l'altro per terra, ne resteranno ancora due o tre che avranno la vita più forte degli altri, in particolare un certo filosofo che è felice soltanto quando scopre, fra due opere, fra due sensazioni, una parte comune. Ma l'ultimo di tutti, mi sono a volte chiesto se non dovrà essere il piccolo omino molto simile a un altro che l'ottico di Combray aveva esposto dietro alla sua vetrina per indicare il tempo che faceva e che, togliendosi il cappuccio non appena ci fosse il sole, lo rimetteva se stava per piovere.”
1990, pp. 1633 sg.
Ultimo aggiornamento 23 Ottobre 2022.
Storia
Argomenti
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scrittore, saggista e critico letterario francese 1871–1922Citazioni simili

Carlo Maria Franzero
(1892–1986) scrittore e giornalista italiano
Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 118